
In seguito a una visita a strutture di ricerca militare, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha annunciato che la Corea del Nord sta per svelare una nuova strategia militare. Questa strategia mira a sviluppare parallelamente sia il suo arsenale nucleare che le sue forze armate convenzionali. Secondo i media di Stato, Kim ha sottolineato l’urgenza di “modernizzare” l’esercito e ha anticipato che la nuova linea politica sarà ufficialmente formalizzata durante una prossima riunione del Partito dei Lavoratori.
L’evoluzione della politica di Pyongyang
Il riorientamento strategico della Corea del Nord riflette un approccio più deciso e autosufficiente, soprattutto dopo il fallimento del vertice di Hanoi con gli Stati Uniti nel 2019. Da quel momento, Pyongyang ha rafforzato la sua posizione, dichiarando esplicitamente che non rinuncerà mai al suo programma nucleare. Questa mossa ha portato il paese a proclamarsi uno “Stato nucleare irreversibile”, un’affermazione che segna una rottura definitiva con qualsiasi potenziale futuro negoziato sulla denuclearizzazione. Gli analisti ritengono che la nuova strategia non si limiterà solo all’ampliamento delle capacità nucleari, ma si concentrerà anche sul potenziamento delle forze convenzionali, un aspetto cruciale per mantenere un equilibrio di potere nella regione.
La cooperazione militare con la Russia
Questa nuova direzione è anche alimentata dalla crescente cooperazione militare tra la Corea del Nord e la Russia. Lo scorso anno, Kim Jong Un e il presidente russo Vladimir Putin hanno siglato un patto di mutua difesa, un accordo che ha fornito a Pyongyang un supporto strategico e diplomatico significativo. Questa partnership ha probabilmente accelerato le ambizioni nordcoreane di modernizzazione militare. Gli esperti suggeriscono che la collaborazione con la Russia potrebbe includere lo scambio di tecnologie militari, la fornitura di equipaggiamenti e un coordinamento più stretto nelle politiche di difesa. Questo legame sta modificando gli equilibri geopolitici, fornendo alla Corea del Nord una maggiore sicurezza e la possibilità di dedicare più risorse al proprio sviluppo militare interno.
Una nuova agenda per la guerra moderna

Gli analisti militari e gli osservatori internazionali sono convinti che la nuova agenda militare di Pyongyang sarà calibrata per affrontare una “guerra moderna”. Questo implica non solo l’integrazione di sistemi d’arma più sofisticati, ma anche lo sviluppo di nuove tattiche e l’addestramento delle truppe per scenari di conflitto contemporanei. Si prevede che la strategia includa un focus su guerre ibride, attacchi informatici, l’uso di droni e lo sviluppo di missili ipersonici. Questa prospettiva indica che la Corea del Nord non si sta preparando solo per una difesa statica, ma sta attivamente cercando di acquisire capacità offensive e di deterrenza che possano competere con quelle delle potenze regionali, come la Corea del Sud e il Giappone. La presentazione ufficiale di questa strategia è attesa per l’inizio del prossimo anno, un evento che sarà attentamente monitorato dalla comunità internazionale.
Implicazioni regionali e globali
Il consolidamento della potenza militare nordcoreana, sia nucleare che convenzionale, avrà profonde implicazioni per la stabilità regionale e globale. La Corea del Sud e gli Stati Uniti, in particolare, dovranno riconsiderare le loro strategie di difesa e di deterrenza. L’aumento della capacità di Pyongyang di lanciare attacchi su più fronti, combinato con la sua dottrina nucleare “irreversibile”, rende più complesso qualsiasi tentativo di risolvere la questione attraverso la diplomazia. L’inasprimento della corsa agli armamenti nella penisola coreana potrebbe innescare una spirale di tensioni e aumentare il rischio di un conflitto. La comunità internazionale, quindi, si trova di fronte a una nuova realtà, dove la Corea del Nord, sostenuta da un’alleanza con la Russia, si sta posizionando non solo come un attore regionale, ma come una potenza con ambizioni più ampie.