
Un uomo disabile di circa 50 anni è stato vittima di una brutale aggressione nella notte tra venerdì e sabato a Eboli, in provincia di Salerno. L’episodio è avvenuto in via Scocozza, nei pressi della chiesa di Santa Maria della Pietà, intorno alla mezzanotte, mentre la vittima stava rientrando a casa con la sua carrozzina elettrica.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo è stato avvicinato da un giovane che ha iniziato a prendersi gioco di lui, ironizzando sulle sue condizioni e arrivando perfino a chiedergli un passaggio, posizionandosi su un lato della carrozzina. Un gesto crudele, che ha preceduto l’arrivo di altri membri del gruppo.
La situazione è rapidamente degenerata. La gang, composta da più giovani, ha cominciato a insultare e spintonare il disabile, arrivando anche a schiaffeggiarlo. La vittima ha tentato di difendersi e fuggire, cercando disperatamente di sottrarsi all’aggressione e tornare verso casa.
Nel momento più concitato, uno dei giovani ha estratto un coltello e ha colpito il 50enne all’orecchio, ferendolo. Un atto di violenza ingiustificabile, avvenuto nel silenzio della notte, in una zona frequentata da residenti e passanti.

Poco dopo, alcuni cittadini di passaggio hanno notato la scena e sono intervenuti per prestare i primi soccorsi, allertando sia i sanitari del 118 che i carabinieri. Il disabile è stato trasportato in ospedale, dove ha ricevuto le cure del caso e successivamente è stato dimesso.
Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine immediata per risalire all’identità degli aggressori. I carabinieri di Eboli hanno già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero fornire elementi decisivi per individuare i responsabili.
L’aggressione ha suscitato indignazione tra i cittadini e le associazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità, chiedendo pene esemplari per un atto considerato non solo vigliacco, ma anche profondamente disumano.
Il sindaco di Eboli, insieme alle autorità locali, ha espresso solidarietà alla vittima e ha condannato con fermezza l’accaduto. Intanto, la comunità resta in attesa di sviluppi investigativi, nella speranza che i colpevoli vengano presto assicurati alla giustizia.
Questo grave episodio riporta l’attenzione sulla necessità di maggior controllo del territorio e di educazione al rispetto delle fragilità altrui, soprattutto tra i più giovani.