
Elly Schlein è stata contestata da una parte del pubblico durante il suo intervento alla Festa del Fatto Quotidiano, in corso al Circo Massimo a Roma, mentre si trovava sul palco in dialogo con il giornalista Antonio Padellaro. Fischi e mormorii si sono levati in seguito ad alcune sue affermazioni sulla guerra in Ucraina.
Padellaro ha preso la parola per riportare ordine, difendendo il diritto dell’ospite a esprimere il proprio pensiero: «L’abbiamo invitata per dire quello che pensa lei, non quello che pensiamo noi. Non si può contestare ogni volta che dice qualcosa di diverso, altrimenti ce la cantiamo e ce la suoniamo tra di noi».
Il giornalista ha invitato il pubblico a rispettare il senso del dibattito aperto e civile: «Rispettiamo gli ospiti. Se li invitiamo, è per ascoltare le loro idee, anche quando non coincidono con le nostre». Il riferimento era chiaro alle reazioni rumorose ricevute da Schlein su temi di politica estera.
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha replicato con tono disteso e deciso: «Direttore, io ti ringrazio. Io vengo apposta – ha risposto a Padellaro – Perché sono convinta che, al di là delle nostre differenze, se questa discussione continuiamo a farla diventa un programma, come nelle regioni».
Il pubblico, inizialmente diviso, ha gradualmente riportato l’attenzione sul contenuto dell’intervento. La segretaria dem ha proseguito sottolineando l’importanza di una via politica per porre fine al conflitto russo-ucraino, ribadendo la necessità della diplomazia rispetto all’uso esclusivo delle armi.

La tensione ha evidenziato quanto il tema dell’Ucraina continui a dividere anche l’elettorato progressista. Schlein ha cercato di distinguere tra solidarietà al popolo ucraino e il sostegno incondizionato all’invio di armamenti, posizioni che in parte contrastano con la linea prevalente tra i frequentatori della kermesse.
L’episodio ha messo in luce le difficoltà di mantenere un confronto aperto in contesti politicizzati, ma anche il valore di chi sceglie comunque di presentarsi e confrontarsi con opinioni diverse. Schlein ha ribadito di voler parlare “anche con chi non è d’accordo con me”.
Il gesto di Padellaro, che ha difeso la possibilità per la leader dem di esprimere le sue opinioni senza essere interrotta, ha contribuito a ricucire il clima e a restituire alla serata il tono di confronto civile che si proponeva all’inizio.
L’episodio si chiude con un messaggio forte: il pluralismo è un valore da praticare, non solo da rivendicare. E anche nella divergenza più netta, il dialogo resta l’unica alternativa alla chiusura autoreferenziale.