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Chikungunya, salgono a 46 i casi nel Veronese: sagre sospese e timori per la Fiera del Riso

Pubblicato: 14/09/2025 19:28

Nel Veronese i casi di Chikungunya continuano a crescere e nel fine settimana hanno raggiunto quota 46. Un numero ancora inferiore a quello registrato nella provincia di Modena, ma sufficiente a far scattare l’allarme e a mettere a rischio gli eventi popolari della zona. Tre sagre sono già state sospese, altre annullate, mentre resta in bilico la Fiera del Riso di Isola della Scala, attesa dal 19 settembre al 12 ottobre con oltre 300mila visitatori.

Il focolaio è stato individuato il 6 agosto ad Arbizzano, tra Verona e Negrar di Valpolicella, e da lì si è esteso a macchia di leopardo, coinvolgendo la Valpolicella, il capoluogo, Affi e Isola della Scala, dove è stato segnalato l’ultimo caso. Solo due dei pazienti colpiti hanno avuto bisogno di ricovero ospedaliero, ma l’espansione del contagio ha reso necessarie disinfestazioni mirate, soprattutto a Sant’Ambrogio di Valpolicella.

Malattia trasmessa dalle zanzare

La Chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle punture di zanzare del genere Aedes, le stesse che diffondono anche Dengue e Zika. Non si trasmette da persona a persona. Dopo un’incubazione di 4-8 giorni, provoca febbre alta improvvisa, dolori articolari intensi, mal di testa, nausea, stanchezza e, in alcuni casi, eruzioni cutanee. Proprio i dolori articolari possono durare settimane o mesi, rendendo la malattia debilitante, pur senza essere considerata letale: finora non si registrano decessi in Italia.

Il Dipartimento Prevenzione del Veneto ha confermato che i casi rilevati sono tutti autoctoni, cioè non legati a viaggi all’estero in aree endemiche. Un aspetto che preoccupa le autorità sanitarie, impegnate a ricostruire l’origine del focolaio. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità, nel 2025 i casi accertati in Italia sono 208, di cui 167 autoctoni e 41 importati. L’età media dei contagiati è di 60 anni e il 47% è di sesso maschile.

Disinfestazioni e attesa per l’autunno

Le autorità regionali hanno avviato un piano straordinario di disinfestazione e trattamenti antilarvali per limitare la diffusione delle zanzare vettori. L’arrivo dell’autunno e il conseguente calo delle temperature potrebbe favorire un contenimento naturale del contagio, ma al momento l’attenzione resta alta.

Il nodo resta quello degli eventi: se per alcune sagre lo stop è già arrivato, il rischio è che un peggioramento della situazione possa compromettere la Fiera del Riso, manifestazione di punta per il territorio veronese e tra le più importanti d’Italia. Una decisione verrà presa nei prossimi giorni in base all’evoluzione del focolaio.

I sintomi più frequenti della Chikungunya sono febbre alta e improvvisa, dolori articolari molto intensi che possono persistere a lungo, mal di testa, stanchezza diffusa, nausea ed eruzioni cutanee. La malattia non è mortale ma può risultare debilitante, in particolare per le persone anziane.

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