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Cisgiordania, coloni e soldati israeliani occupano la casa del regista palestinese premio Oscar Basel Adra

Pubblicato: 14/09/2025 14:32
Basel Adra regista casa

Le forze israeliane hanno perquisito l’abitazione del regista palestinese Basel Adra, vincitore dell’Oscar per il documentario No Other Land, a seguito di violenti scontri avvenuti nel villaggio di At-Tuwani, in Cisgiordania occupata. L’episodio si è verificato nel pomeriggio, quando un gruppo di coloni israeliani provenienti dall’avamposto illegale di Havat Ma’on ha sconfinato in un uliveto di proprietà del cineasta.
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Adra, insieme a due fratelli, un cugino e un’attivista straniera, ha tentato di fermare l’intrusione, ma è stato aggredito. Come già accaduto in precedenza, la polizia israeliana e l’esercito sono intervenuti schierandosi a difesa dei coloni, nonostante questi ultimi operino in modo illegale nella zona.

L’aggressione e l’intervento dei militari

Nel racconto fornito da Basel Adra alla CNN, la scena si sarebbe trasformata rapidamente in un attacco violento: «Non li hanno fermati. Uno dei coloni ha inseguito un’attivista solidale e l’ha picchiata a terra. I soldati guardavano, senza fare nulla». Durante gli scontri, uno dei fratelli del regista è stato investito da un colono a bordo di un quad e trasportato in ospedale.

Poco dopo, i militari dell’IDF hanno condotto quella che Adra ha definito un’«invasione» di At-Tuwani, perquisendo la sua abitazione per circa venti minuti e controllando anche il telefono della moglie. Secondo quanto denunciato, i soldati avrebbero inoltre impedito a un’ambulanza di accedere alla strada che conduce al villaggio, ostacolando così i soccorsi.

Le denunce ignorate e l’impunità dei coloni

Il regista palestinese ha espresso profonda frustrazione per l’atteggiamento delle autorità, accusate di garantire un’impunità sistemica ai coloni: «Abbiamo presentato decine di denunce contro questi stessi coloni per aver fatto pascolare le loro pecore tra i nostri ulivi. Chiamiamo la polizia, e non fanno nulla».

L’episodio, ha sottolineato Adra, non rappresenta un caso isolato ma si inserisce in un quadro di violenze e pressioni costanti volte a spingere i residenti palestinesi ad abbandonare le proprie terre.

L’espansione degli avamposti illegali

Un rapporto pubblicato nel marzo 2024 dai gruppi attivisti Peace Now e Kerem Navot ha documentato la nascita di 49 nuovi avamposti di pastorizia tra l’ottobre 2023 e il dicembre 2024, registrando un incremento del 50%. Questi insediamenti, considerati illegali sia secondo la legge israeliana sia secondo il diritto internazionale, sono spesso creati da coloni estremisti e godono di una protezione di fatto da parte del governo guidato da Benjamin Netanyahu.

L’aggressione subita da Basel Adra e dai suoi familiari si inserisce dunque in una strategia più ampia di espansione coloniale, che continua a generare tensioni e a compromettere la vita quotidiana delle comunità palestinesi.

Precedenti attacchi ai collaboratori di No Other Land

Non è la prima volta che i membri del team di No Other Land vengono presi di mira. A marzo, il co-regista Hamdan Ballal era stato arrestato dalle forze israeliane subito dopo essere stato aggredito da alcuni coloni, mentre lasciava una cena dell’iftar durante il Ramadan.

Per Adra, quello di At-Tuwani rappresenta quindi solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di episodi di violenza e intimidazione che colpiscono chi cerca di documentare la realtà dell’occupazione israeliana in Cisgiordania.

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