
Nel giorno del compleanno di Papa Leone XIV, un post polemico del giornalista Alberto Negri ha acceso il dibattito sui social e nel mondo dell’informazione. Con parole taglienti e un tono sarcastico, Negri ha definito “ridicolo” il messaggio diffuso dal Pontefice per i suoi settant’anni, suscitando reazioni contrastanti tra fedeli, osservatori e addetti ai lavori.
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Il post, pubblicato sui canali personali del giornalista, prende di mira la scelta di Leone XIV di ringraziare pubblicamente i propri genitori per avergli dato la vita. «Compio settant’anni e ringrazio i miei genitori», ha scritto il Pontefice. Una frase che, nelle intenzioni del Papa, voleva essere un gesto di gratitudine e umiltà, ma che per Negri rappresenta un atto fuori luogo per chi ricopre il massimo incarico della Chiesa cattolica.
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Le parole del giornalista e le accuse di superficialità
«Ma chi se ne frega, neppure un ciclista dilettante sale sul palco per dire stupidaggini di questo genere», ha scritto Alberto Negri, accusando Papa Leone XIV di dare troppa enfasi alla dimensione personale e troppo poca al peso spirituale e politico della sua figura. «Sei il Papa, perbacco — ha aggiunto — non conta la tua età ma quello che dici e che fai».
Il giornalista ha poi fatto un paragone diretto con il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, sottolineando come di quest’ultimo non sia nota l’età, ma siano invece ben noti i suoi interventi e le sue azioni concrete: «Quanti anni ha il cardinale Pizzaballa non lo sappiamo, ma sappiamo cosa fa».
Un Papa ridicolo
— alberto negri (@negrialbe) September 14, 2025
"Compio settant'anni e ringrazio i miei genitori": ma chi se ne frega, neppure un ciclista dilettante sale sul palco per dire stupidaggini di questo genere. Sei il Papa perbacco, non conta la tua età ma quello che dici e che fai. Quanti anni anni ha il cardinale…
Le reazioni nel mondo cattolico e sui social
Il commento di Negri ha suscitato una valanga di reazioni. Alcuni utenti e commentatori hanno condiviso la critica, ritenendo che un Pontefice dovrebbe evitare di personalizzare eccessivamente i propri messaggi pubblici, specialmente in un contesto globale segnato da crisi, guerre e disuguaglianze.
Altri, invece, hanno difeso Papa Leone XIV, interpretando le sue parole come un gesto di semplicità e di riconoscenza, coerente con lo stile pastorale che lo contraddistingue fin dall’inizio del pontificato. Secondo questi sostenitori, l’umanità e la vicinanza sono elementi fondamentali dell’azione del Papa e non ne sminuiscono l’autorevolezza.

Un dibattito tra immagine pubblica e ruolo spirituale
La polemica aperta da Alberto Negri tocca un tema più ampio: il delicato equilibrio tra l’immagine pubblica del Papa e la sua missione spirituale. Da un lato, la figura del Pontefice è costantemente osservata e giudicata anche nei minimi dettagli; dall’altro, i fedeli chiedono un leader capace di mostrare empatia, umanità e vicinanza alle persone comuni.
Le parole pronunciate da Papa Leone XIV nel giorno del suo compleanno hanno finito così per trasformarsi in un caso mediatico, in cui si intrecciano sensibilità diverse sul modo di esercitare la guida della Chiesa cattolica. Mentre le critiche di Negri hanno acceso i riflettori sulle aspettative verso il Pontefice, molti osservatori ricordano che ogni gesto pubblico del Papa è destinato a essere interpretato, discusso e talvolta frainteso.
Per ora, né il Vaticano né Papa Leone XIV hanno replicato ufficialmente alle parole del giornalista. Ma il caso continua a rimbalzare sui media e a dividere l’opinione pubblica, dimostrando quanto ogni frase proveniente dal vertice della Chiesa cattolica possa diventare terreno di scontro e di riflessione.