
Due episodi distinti hanno colpito nelle ultime ore la rete ferroviaria russa, causando due morti, feriti e ingenti danni alle infrastrutture. A essere colpite sono state linee considerate vitali per i collegamenti interni del Paese e soprattutto per i rifornimenti diretti verso il fronte. Secondo fonti militari di Kiev, si tratta di una complessa operazione di sabotaggio condotta dalle forze speciali ucraine, rivendicata apertamente dai media vicini al governo, con l’obiettivo dichiarato di rallentare la capacità di Mosca di alimentare lo sforzo bellico.
Attacco alle linee di rifornimento verso Kharkiv e Sumy
L’obiettivo, secondo le fonti citate, erano le linee ferroviarie strategiche utilizzate per il trasporto di rifornimenti alle truppe russe impegnate sul fronte di Kharkiv e Sumy. In particolare, l’esplosione avvenuta lungo la linea Oryol-Kursk ha provocato la morte di due membri della Guardia nazionale russa e il ferimento grave di un terzo militare. I soldati stavano operando per disinnescare ordigni individuati sulla tratta Maloarkhangelsk-Glazunovka, quando è avvenuta la detonazione.
Il governatore dell’Oblast’ di Orel, Andrej Klychkov, ha confermato l’incidente e la conseguente interruzione del traffico ferroviario, che ha bloccato il servizio nell’area.
Locomotiva e autocisterne distrutte vicino San Pietroburgo
Un secondo attacco, avvenuto nella notte, ha colpito la linea San Pietroburgo-Pskov, nei pressi della tratta Stroganovo-Mshinskaya. Una locomotiva è deragliata e quindici autocisterne piene di carburante sono state distrutte dall’esplosione.
Secondo le fonti militari ucraine citate dal Kyiv Independent, l’operazione avrà conseguenze rilevanti sulla capacità logistica di Mosca. Le interruzioni sulle linee colpite costringeranno la Russia a riorganizzare i propri rifornimenti, rallentando la possibilità di condurre offensive su larga scala contro le forze ucraine.