
Polemica accesa per le parole di Piergiorgio Odifreddi a L’Aria che tira, dove il matematico ha commentato l’omicidio del conservatore americano Charlie Kirk. L’intervento ha fatto infuriare la premier Giorgia Meloni, che lo ha accusato di giustificare la violenza politica. Odifreddi, però, dalle colonne di La Stampa ha voluto mettere le cose in chiaro.

La tempesta delle parole: il caso Odifreddi scuote la tv
Durante la trasmissione, Odifreddi si è difeso così: «Non ho mai incitato alla violenza. Nella trasmissione non mi hanno fatto finire il ragionamento, ma non intendevo in alcun modo giustificare l’omicidio. Se uno predica la pace è più assurdo che venga ucciso, mentre chi dissemina odio e incita al riarmo si espone maggiormente a ritorsioni. Ma questo non significa che io ne sia contento o che lo trovi giusto».
Il matematico ha voluto ribadire il concetto: «Non è mai legittimo sparare a nessuno. Nemmeno a chi sostiene tesi estremiste. Io credo soltanto che chi predica la non violenza si possa aspettare reazioni miti, mentre chi infiamma gli animi rischia di provocare reazioni peggiori. È il senso del proverbio chi semina vento raccoglie tempesta». Nessuna giustificazione, ma una riflessione sui rischi della retorica violenta: «Non c’è nessuna apologia di violenza nel mio ragionamento. Ho solo constatato una dinamica che, purtroppo, appartiene alla realtà».
Meloni, la politica e la reazione social
Le dichiarazioni di Odifreddi non sono passate inosservate a Palazzo Chigi. Meloni ha puntato il dito contro il matematico, accusandolo di aver relativizzato un omicidio. Un’ondata di reazioni è arrivata anche dai social e dai rappresentanti della maggioranza, che hanno definito la posizione di Odifreddi «inaccettabile», chiedendo rispetto per la vittima e una condanna chiara della violenza politica.
Il diretto interessato, però, ha risposto senza mezzi termini, cercando di ristabilire il confine tra analisi e legittimazione: «Chiunque legga senza pregiudizi capisce che non ho mai detto che fosse giusto sparare a qualcuno. Ho detto che esiste una differenza tra chi diffonde odio e chi predica pace. È un’osservazione, non un giudizio morale».
Riflettori su Piergiorgio Odifreddi: chi è davvero?
Piergiorgio Odifreddi, nato a Cuneo nel 1950, è un matematico e logico noto per la divulgazione scientifica e lo stile polemico. Dopo la laurea con lode in logica matematica a Torino, ha studiato tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Nel 1983 visse un momento diplomatico delicato, trattenuto diversi mesi a Novosibirsk.
Dal 1999 è professore ordinario a Torino e ha insegnato alla Cornell University. La sua area di ricerca principale è la teoria della calcolabilità, con pubblicazioni fondamentali come Classical Recursion Theory.
Divulgazione pop e impegno sociale
Parallelamente, Odifreddi si è fatto conoscere dal grande pubblico grazie a collaborazioni con La Repubblica, L’Espresso e Le Scienze. Ha scritto saggi su matematica, filosofia e religioni, oltre a organizzare il Festival della Matematica di Roma e intervistare premi Nobel.
Non ha mai nascosto la sua posizione politica a sinistra: nel 2024 si è candidato alle europee con la lista Pace Terra Dignità di Michele Santoro. Il suo motto? Una citazione di Edoardo Boncinelli: «Non sappia l’emisfero sinistro ciò che fa il destro».