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Odio e violenza politica anche in Italia: Meloni e i suoi pubblicano un “dossier degli orrori”

Pubblicato: 14/09/2025 13:59

il brutale assassinio del politico americano Charlie Kirk ha scatenato reazioni di odio intollerabili da parte di esponenti politici e personalità legate al mondo della sinistra italiana. Kirk, le cui idee potevano essere certamente opinabili e criticabili, ma che era comunque un attivista aperto al dialogo pacifico, è stato descritto come fosse una sorta di mostro. Come purtroppo capita sempre più spesso quando alla cronaca e al dibattito politico si sostituisce la propaganda più becera.

Sui social e fra il pubblico si è sollevato un dibattito serrato, che ha portato alla luce i percioli che corre la democrazia quando quando le contrapposizioni ideologiche si trasformano in violenza verbale o fisica. In Italia, lo scenario è meno estremo ma non meno preoccupante: l’odio politico cresce e trova spazio tra piazze, manifestazioni e piattaforme digitali, trasformandosi in un rischio per la coesione democratica. È in questo contesto che Fratelli d’Italia ha deciso di mettere nero su bianco un quadro aggiornato delle aggressioni e delle minacce subite.

Il dossier “Chi soffia sul fuoco”

Il documento elaborato dall’Ufficio Studi di Camera e Senato di Fratelli d’Italia – nove pagine dal titolo “Chi soffia sul fuoco” – è stato inviato a tutti i parlamentari. Elenca 28 episodi di “violenza politica” contro la destra italiana dal 2022 a oggi. Si va dall’aggressione anarchica a un gazebo di FdI a Milano alle scritte contro Ignazio La Russa, fino alle minacce alla premier e agli attacchi ai banchetti di Azione Giovani.

Nell’elenco compaiono anche prese di posizione di esponenti dell’opposizione, come la senatrice M5S Alessandra Maiorino e il deputato Pd Arturo Scotto, oltre agli insulti sessisti di alcuni militanti della Cgil da cui il segretario Maurizio Landini si era dissociato. Citata anche la candidatura in Calabria con Avs di Donatella Di Cesare, che in un post – poi cancellato – aveva ricordato la brigatista Barbara Balzerani.

L’appello di FdI: “Condannare la violenza verbale”

Secondo le indiscrezioni, nel testo FdI chiede ai leader politici di condannare senza ambiguità la violenza verbale, osservando che “anche in Italia l’odio politico sta crescendo, fomentato dai cattivi maestri” che “per il proprio tornaconto incitano irresponsabilmente allo scontro”. L’obiettivo del partito guidato da Giorgia Meloni è porre il tema all’attenzione del Parlamento e dei media, trasformando il dossier in un atto di denuncia e in un invito al confronto civile.

Il dibattito è ora aperto: se per FdI l’allarme è giustificato, per parte dell’opposizione il rischio è che si faccia un uso politico del tema, in un Paese dove la polarizzazione continua a crescere e la memoria storica dovrebbe insegnare che l’odio politico può degenerare in violenza reale.

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