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“Operata con la colla”. Intervento incredibile in Italia: il miracolo su una neonata

Pubblicato: 14/09/2025 11:49

All’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, una neonata di pochi giorni è stata salvata da una gravissima malformazione vascolare al fegato, grazie a un intervento innovativo eseguito con una colla acrilica molto simile ai comuni adesivi istantanei. La diagnosi precoce è stata fondamentale: la lesione era stata individuata già in epoca prenatale dal dottor Andrea Sciarrone, della Diagnostica Prenatale del Sant’Anna.

La malformazione consisteva in un anomalo collegamento tra arterie e vene, un vero e proprio “corto circuito” vascolare che comprometteva la corretta distribuzione del sangue. Il flusso veniva dirottato verso i polmoni e il cuore, a scapito di organi vitali come cervello, reni e fegato. Una condizione che, senza un intervento rapido, sarebbe stata incompatibile con la vita.

La piccola è stata sottoposta a due procedure mini-invasive eseguite nella sala di Emodinamica dell’ospedale pediatrico: la prima a soli sei giorni di vita, la seconda dopo una settimana, a 13 giorni. Interventi altamente complessi, resi possibili da un lavoro d’équipe multidisciplinare e altamente specializzato.

L’operazione è stata realizzata utilizzando cateteri sottilissimi per raggiungere la malformazione attraverso i microscopici vasi sanguigni della neonata. Per sigillare l’anomalia, i medici hanno utilizzato una speciale colla acrilica, simile nella composizione agli adesivi istantanei di uso comune. Il risultato è stato immediato: miglioramento della pressione, sblocco della circolazione e respirazione autonoma per la neonata.

Il successo dell’intervento è stato reso possibile dalla collaborazione tra più reparti della Città della Salute e della Scienza: in particolare, il Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita e il Dipartimento di Radiologia Interventistica delle Molinette. Un ruolo centrale è stato ricoperto anche dai reparti di Rianimazione Pediatrica, Chirurgia Pediatrica, Emodinamica e Neuroradiologia.

Il delicato percorso clinico è stato seguito da una rete di specialisti, tra cui i dottori Daniele Ferrero, Fabrizio Gennari, Giuseppe Annoni, Andrea Discalzi e il professor Mauro Bergui. Tutti hanno operato in sinergia per affrontare un caso rarissimo, con l’obiettivo di garantire alla piccola una possibilità concreta di sopravvivenza.

Grazie all’intervento, oggi la bambina è ancora ricoverata in Rianimazione ma ha superato la fase più critica. Le sue condizioni sono in netto miglioramento e, per la prima volta, può affrontare il futuro con una prospettiva di vita normale, seguita dai medici con grande attenzione.

«È stata una sfida difficile – spiegano i medici – ma la risposta della piccola è stata straordinaria. Vederla reagire e migliorare è la più grande soddisfazione per tutto il team». Il direttore generale Livio Tranchida ha definito l’intervento «un esempio di eccellenza multidisciplinare, che dimostra il livello straordinario raggiunto dalla sanità pubblica torinese».

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