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Papa Leone, il primo compleanno da pontefice: i messaggi da tutto il mondo, tanta emozione

Pubblicato: 14/09/2025 08:16

Il Papa dei bambini, della pace e del dialogo. Tra i primi auguri arrivati sulla scrivania di Papa Leone XIV per i suoi 70 anni, ci sono i disegni dei piccoli pazienti dell’Ospedale Bambino Gesù. Coloratissimi e pieni di speranza, quei messaggi rappresentano il volto più tenero e autentico del pontificato iniziato appena quattro mesi fa, l’8 maggio. Un inizio all’insegna della pace, che è rimasta il filo conduttore del suo magistero.

È dal 1990, anno in cui Giovanni Paolo II raggiunse i 70 anni, che un Pontefice non spegneva le candeline con questo numero. Né Benedetto XVIFrancesco avevano infatti varcato la soglia dei 70 al momento dell’elezione. Ma se l’età può sembrare una soglia impegnativa, Prevost – questo il cognome del Pontefice – ha dimostrato fin da subito una energia fuori dal comune, sostenuta anche dalla sua passione per lo sport.

Il compleanno del Papa è accompagnato da una valanga di auguri dal mondo, molti dei quali sottolineano la centralità del suo messaggio di pace. Celebre la sua definizione del’8 maggio: una pace “disarmata e disarmante”. In questi quattro mesi, Leone XIV ha lanciato numerosi appelli per la fine delle guerre in atto, in particolare in Ucraina e a Gaza, offrendo il Vaticano come luogo neutrale per il dialogo tra le parti.

Dietro la facciata pubblica, è in corso un fitto lavoro diplomatico. Il Papa ha rivelato di essere impegnato in continue telefonate con i leader internazionali, nel tentativo di sbloccare situazioni complesse e ridare spazio alla diplomazia. Il suo approccio diretto e umano sta già segnando un nuovo stile nella geopolitica vaticana.

Ma Leone XIV guarda anche dentro la Chiesa. Sta tentando una mediazione tra le anime più diverse del cattolicesimo. Da una parte ha aperto le porte al pellegrinaggio Lgbt previsto per il Giubileo, pur evitando un’udienza diretta; dall’altra ha riaperto alla messa tradizionalista, autorizzando una celebrazione in latino nella Basilica di San Pietro il prossimo ottobre. Un segnale che punta a tenere unita la comunità ecclesiale, senza esclusioni.

Intanto, si studiano le prime visite apostoliche. Sul tavolo ci sono ipotesi importanti: Turchia e Libano entro la fine dell’anno, mentre il 2026 si preannuncia come l’anno dei grandi viaggi pastorali. La diplomazia, dunque, si intreccerà presto con la presenza fisica del Papa nei luoghi più fragili del mondo.

Sul piano dottrinale, Leone XIV è vicino alla pubblicazione del suo primo documento ufficiale: una Esortazione Apostolica sui poveri, ereditata nei contenuti da un progetto avviato da Papa Francesco. Il documento dovrebbe vedere la luce tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, confermando il legame con i temi sociali e con l’opzione preferenziale per gli ultimi.

Nel 2026, però, è attesa anche la prima enciclica firmata da Leone XIV. Il tema scelto? L’intelligenza artificiale, una vera e propria “Rerum Novarum” del XXI secolo. Una scelta che conferma il desiderio del Pontefice di confrontarsi con le sfide contemporanee e offrire una visione etica e spirituale in un mondo sempre più guidato da algoritmi e tecnologie.

Nel giorno del suo compleanno, Papa Leone XIV si mostra quindi come un pontefice moderno, energico, capace di tenere insieme la memoria della tradizione e il coraggio dell’innovazione. E mentre spegne le sue 70 candeline, rilancia con forza il sogno di una Chiesa che non smette di “guardare negli occhi” l’umanità ferita.

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