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Tragedia alla Dunlop Cup, muore il motociclista Gabriele Cottini

Pubblicato: 14/09/2025 20:33

Il rumore dei motori, le curve veloci del circuito, l’adrenalina che scorre come benzina nelle vene dei piloti. Dove dovrebbe esserci solo passione e competizione, si è consumata invece una tragedia che ha lasciato sgomenta l’intera comunità sportiva.

Domenica mattina, sul tracciato del Cremona Circuit, durante una gara della Dunlop Cup 600, un incidente ha interrotto la corsa e spezzato una vita. Nonostante i soccorsi immediati e il trasferimento all’ospedale Maggiore di Cremona, Gabriele Cottini, 39 anni, non ce l’ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere nelle prime ore del pomeriggio.

L’incidente e la decisione di proseguire

La Federazione motociclistica italiana, insieme all’organizzazione della manifestazione, ha annunciato la notizia con profondo cordoglio, ricordando l’uomo e il pilota. Dopo un confronto tra i responsabili, è stata presa la scelta di non interrompere la manifestazione: le gare sono proseguite, spiegano, “nel segno del rispetto verso Gabriele e della sua grande passione per le due ruote”. In sua memoria non si sono tenuti i festeggiamenti sul podio e tutte le vittorie sono state dedicate al pilota umbro.

Il sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, ha espresso lo sconforto della comunità: “La notizia della sua morte ci è arrivata e siamo tutti sconvolti”. Cottini, conosciuto come “Cottix”, non era un professionista, ma un tornitore meccanico che correva per amore del motociclismo, e che proprio a inizio agosto era stato definito dal Comune una delle “eccellenze pievesi”.

Il ricordo di un pilota appassionato

Nato e cresciuto a Città della Pieve, Cottini lascia due figli. Amatissimo nel suo ambiente, aveva festeggiato appena un mese fa una straordinaria vittoria a Misano, nel Campionato Italiano Dunlop 600 Supersport, partendo dalla tredicesima posizione e rimontando fino al successo, con tanto di giro veloce. Una prova che rimarrà nella memoria degli appassionati.

I social si sono riempiti di messaggi di dolore e ricordi. Un compagno di squadra ha scritto che “oltre al bello che questo sport ci regala ci sono eventi che non possiamo controllare e che ci riportano con i piedi per terra… oggi è stato un duro colpo per tutti noi”. E un altro lo ha ricordato così: “Ti ricorderò sempre pieno di gioia per questo sport tanto bello quanto maledetto”.

La sua città, il paddock e chi lo ha conosciuto continueranno a chiamarlo con il suo soprannome, Cottix, legandolo a un sorriso in tuta da corsa e al rombo di una moto lanciata sul rettilineo.

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Ultimo Aggiornamento: 14/09/2025 20:38

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