
Gli Stati Uniti hanno colpito una nave di narcotrafficanti proveniente dal Venezuela in acque internazionali. A renderlo noto è stato Donald Trump, attraverso un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social.
Secondo quanto affermato dall’ex presidente americano, l’imbarcazione stava trasportando “narcotici illegali verso gli Stati Uniti“, confermando che si trattava del secondo colpo inflitto a un cartello della droga venezuelano in tempi recenti.
Nell’operazione sarebbero rimasti uccisi tre soggetti, che Trump ha definito “terroristi”, senza fornire ulteriori dettagli sulla loro identità o affiliazione specifica all’interno del traffico di droga.
“Nessuna forza americana è stata ferita“, ha sottolineato Trump, evidenziando l’efficacia e la sicurezza dell’intervento. L’azione militare si sarebbe svolta senza conseguenze per gli uomini coinvolti nell’operazione.

L’ex presidente ha rivendicato con enfasi l’azione come parte della sua linea dura contro i cartelli della droga e il traffico internazionale di stupefacenti. Tuttavia, al momento, il Pentagono e la Casa Bianca non hanno ancora confermato ufficialmente l’attacco.
Il Venezuela, guidato dal presidente Nicolás Maduro, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’incidente. I rapporti tra Washington e Caracas restano estremamente tesi, soprattutto dopo le accuse americane al regime venezuelano di sostenere indirettamente le reti criminali legate al narcotraffico.
L’operazione potrebbe rappresentare un’ulteriore escalation tra i due Paesi, in un contesto già segnato da sanzioni, interventi militari indiretti e continui scambi di accuse sul piano diplomatico.
Trump, che punta a tornare alla presidenza nel 2026, sta sfruttando ogni occasione per ribadire la sua politica estera aggressiva e la tolleranza zero verso i “nemici dell’America”, come li definisce nei suoi messaggi sui social.