
Il recente annuncio di un’intesa preliminare tra Stati Uniti e Cina sul futuro di TikTok segna un momento cruciale in una saga che ha tenuto col fiato sospeso il mondo della tecnologia, della politica e del commercio globale per mesi.
A pochi giorni dalla scadenza di una nuova proroga che avrebbe potuto portare al divieto totale dell’app negli Stati Uniti, l’accordo sembra aver gettato le basi per una soluzione che accontenti le preoccupazioni di sicurezza nazionale americane, pur evitando una rottura diplomatica e commerciale più ampia. L’annuncio è stato dato dal segretario al Tesoro Scott Bessent, a seguito di colloqui a Madrid incentrati sui dazi e sulle politiche economiche tra le due superpotenze.
La svolta dopo mesi di incertezze
L’intesa arriva come culmine di un periodo di grande incertezza legale e politica. La vicenda affonda le sue radici in una legge approvata nel 2024 e successivamente confermata dalla Corte Suprema, che imponeva a ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, di vendere la piattaforma a una società statunitense o di affrontare pesanti sanzioni. L’obiettivo dichiarato di questa legislazione era affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza dei dati degli utenti americani, visti i presunti legami di ByteDance con il governo cinese.
Il presidente Donald Trump, che in passato aveva cercato di vietare l’app ma che ne ha riconosciuto l’importanza strategica, in particolare per comunicare con la generazione Z, ha confermato la notizia con un post su Truth Social. Con un tono soddisfatto, ha affermato che “è stato raggiunto un accordo con la Cina su una ‘certa’ azienda che i giovani nel nostro Paese volevano tanto salvare. Saranno molto contenti!”. Questo commento sottolinea l’importanza politica di TikTok, che non è più solo una questione di sicurezza, ma anche uno strumento di comunicazione e un argomento che risuona profondamente con una fascia demografica chiave per le elezioni.
Dettagli dell’accordo e implicazioni politiche
Il cuore dell’intesa, come specificato dal segretario al Tesoro Bessent, è il passaggio di TikTok a una proprietà a controllo americano. Sebbene i termini specifici dell’accordo commerciale tra le parti private non siano stati divulgati, questa clausola rappresenta la soluzione principale per mitigare i rischi percepiti. Bessent ha chiarito che i termini commerciali sono stati concordati tra le due parti private, ma che i dettagli finali saranno discussi in una telefonata tra il presidente Trump e il presidente Xi Jinping venerdì.
La tempistica dell’accordo è particolarmente significativa, poiché si avvicinava pericolosamente la scadenza del 17 settembre, data ultima della proroga di 90 giorni concessa da Trump per consentire a ByteDance di trovare un acquirente non cinese. Il rappresentante per il Commercio Usa, Jamieson Greer, ha escluso ulteriori rinvii, dichiarando che “abbiamo un accordo” e che eventuali proroghe saranno concesse solo per finalizzare la firma. Questo dimostra la serietà e l’intento di portare a compimento una soluzione definitiva, evitando una dinamica di rinvii infiniti che avrebbe solo alimentato l’incertezza.

Il ruolo di Trump e i rapporti con Pechino
Il ruolo di Donald Trump in questa negoziazione è stato centrale e complesso. Dopo aver inizialmente cercato di bandire l’app, ha cambiato rotta, riconoscendo la sua utilità politica e sospendendo il divieto poco prima del suo insediamento. La sua campagna elettorale si è basata in parte sull’utilizzo strategico dei social media, e la sua “affettuosità” per TikTok è diventata un elemento sorprendente della sua politica. I suoi post su Truth Social, che lodano il successo dei colloqui e sottolineano il “rapporto molto forte” con Pechino, indicano un approccio pragmatico e orientato al risultato.
L’accordo su TikTok non è solo una questione commerciale, ma anche un indicatore dello stato dei rapporti tra Stati Uniti e Cina. L’incontro a Madrid, che ha riguardato questioni più ampie come dazi e commercio, ha dimostrato che le due nazioni sono disposte a trovare un terreno comune su questioni spinose. L’esito positivo della negoziazione su TikTok potrebbe aprire la strada a una maggiore collaborazione su altre questioni economiche e geopolitiche, fungendo da modello per future trattative. La telefonata tra i due presidenti segnerà il capitolo finale di questa trattativa e definirà i contorni definitivi della nuova era di TikTok sotto la guida americana.