
Alta tensione nello studio di Storie Italiane. La settimana televisiva di Rai 1 si è aperta con un acceso confronto durante la trasmissione condotta da Eleonora Daniele, che ha affrontato il tragico caso di Afragola: una giovane ragazza è stata uccisa dall’ex fidanzato dopo aver rifiutato di riallacciare la relazione. Il tema, profondamente delicato, ha subito generato forti divergenze tra la conduttrice e una delle sue ospiti.
Il dibattito si infiamma in diretta. A scatenare la discussione sono state le parole della psicoterapeuta Maria Rita Parsi, che ha sottolineato come “il meccanismo per il quale ha detto sì di andare in un posto del genere andrebbe indagato…”. Un’affermazione che ha provocato la pronta reazione di Daniele: “Non si può colpevolizzare la ragazza… Attenzione… Le chiedo scusa… Attenzione al linguaggio…”.
Divergenze in studio: responsabilità della vittima o cambiamento sociale?
Nel tentativo di chiarire la propria posizione, Parsi ha insistito sul bisogno di educare le giovani donne: “Si deve educare…”. Ma Daniele ha replicato con determinazione: “Non siamo noi che sbagliamo ad andare lì… Sono loro che sbagliano a fare quello che fanno… Mi scusi…”. Questa posizione ha trovato il sostegno di altri ospiti, tutti concordi nel non attribuire alcuna responsabilità alla vittima.
La conduttrice ha poi voluto precisare un dettaglio fondamentale: secondo la ricostruzione, la ragazza non aveva alcuna intenzione di incontrare l’ex, ma sarebbe stata costretta a rivederlo. “Diciamo le cose come stanno!”, ha ribadito Daniele, aumentando la tensione tra lei e l’ospite.
Il confronto si accende: la replica di Eleonora Daniele
Parsi ha continuato sulla sua linea: “Dobbiamo educare le donne a dire no…”. Ma la conduttrice, visibilmente coinvolta, ha alzato il tono: “No, dobbiamo educare i maschi, non le donne… La prego Parsi, la prego… Io su queste cose esplodo…”. La frase della Daniele ha raccolto l’applauso degli ospiti, spostando il focus dal comportamento femminile alla necessità di un cambiamento maschile.
Il dibattito ha così evidenziato due visioni opposte, con la presentatrice che ha ribadito la necessità di cambiare prospettiva: “Non è la donna che si deve difendere, è il maschio che la deve smettere…”.
Un tema che divide: la necessità di educare gli uomini
La discussione non si è fermata. Parsi ha cercato di precisare: “Io non dico che gli uomini non devono essere educati… Le donne però si devono ribellare a questa condizione culturale, e lo devono fare in massa con coraggio…”. Daniele, però, ha replicato: “Non è una questione delle donne… Sono i maschi che devono cambiare… Noi bisogna cambiare prospettiva…”.
Il finale della puntata è stato segnato da un clima infuocato, in cui il tema del femminicidio ha messo a nudo la profonda distanza tra chi ritiene necessario rendere le donne più consapevoli e chi, come Eleonora Daniele, vede nell’educazione maschile l’unica vera soluzione.




Riflessioni finali. Il confronto acceso che si è consumato a Storie Italiane mostra quanto sia urgente ridefinire le responsabilità nei casi di violenza di genere. Da una parte c’è chi insiste sulla necessità di rendere le donne più consapevoli, dall’altra chi chiede un radicale cambiamento culturale maschile. Un dibattito che non lascia indifferenti e che invita tutti, spettatori e società, a riflettere sulla strada ancora da percorrere per fermare il fenomeno del femminicidio.