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Pd Pontedera, esclusa Sonia Luca: “Un posto c’era, ma non era per me”. Il caso scuote il partito

Pubblicato: 15/09/2025 12:31

Pd Pontedera al centro della polemica dopo l’esclusione di Sonia Luca dalla lista dei candidati alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. Il partito pisano e provinciale si presenta con una lista incompleta: solo sette nomi su otto possibili, quattro uomini e tre donne. La scelta ha generato malumori e domande, soprattutto perché lascia fuori l’assessora di Pontedera, sostenuta a larga maggioranza dalla sua comunità.

È stata la stessa Sonia Luca a raccontare la propria delusione sui social, condividendo uno stato d’animo segnato dall’amarezza ma senza sorpresa. “Non sono sorpresa”, ha scritto, aggiungendo: “Un posto libero c’era, ma non era per me”. Parole che trasmettono il senso di esclusione, puntando il dito contro logiche interne più forti del consenso territoriale.

Un’esclusione che fa discutere

Neppure il passo indietro di Katia Lazzereschi, che avrebbe potuto lasciare spazio proprio a Luca, ha cambiato le sorti della vicenda. Il Pd ha scelto di presentarsi con un candidato in meno, rafforzando la convinzione di Luca che la sua esclusione sia stata una vera e propria scelta politica. “Pontedera e il nostro territorio hanno sempre contato in Toscana – ha ricordato – questa era un’occasione per dare ulteriori energie alla comunità, ma è stata persa. Non abbiamo mai chiesto scorciatoie né favori. Pretendo coerenza e trasparenza”.

Un segnale chiaro che, secondo l’assessora, va oltre la semplice aritmetica delle liste e mette in discussione la gestione interna del partito.

Le accuse alla dirigenza e il ruolo del territorio

Luca non ha risparmiato critiche alla dirigenza del Pd, accusata di una gestione poco trasparente delle candidature. “La domanda resta: perché una candidatura votata e sostenuta così ampiamente non è stata accolta?”, si chiede. “Chi cerca di strumentalizzare lo fa nella consapevolezza che qualcosa abbia funzionato molto male. Peccato che ’Quella Cosa’ sia la democraticità. Non è l’immagine del partito che ne esce sconfitta, ma l’adeguatezza di una certa classe dirigente a guidarlo”.

Allo stesso tempo, l’assessora difende il lavoro del Pd di Pontedera, sottolineando la differenza tra l’impegno della base locale e le scelte dei livelli superiori. “Sono sempre le persone a fare la differenza”, ha ribadito, evidenziando come il vero nodo sia il rapporto tra politica locale e vertici.

Delusione sì, ma nessun passo indietro

Nonostante la delusione, Sonia Luca non intende abbandonare la scena politica. “C’è amarezza, inutile negarlo – ha ammesso – ma proprio nei momenti così si misura la voglia di continuare a crederci”. La sua volontà resta quella di sostenere il presidente uscente Eugenio Giani, che ringrazia per “non averci lasciati soli”. E ribadisce il suo impegno: “Dove c’è comunità, c’è politica”.

Il caso di Pontedera, ancora una volta, mette in luce le tensioni interne al Pd e la distanza tra territorio e vertici. Un episodio che invita a riflettere sul valore della rappresentanza e sull’urgenza di una maggiore trasparenza nei processi decisionali.

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