
Un drammatico incidente ha scosso il mondo dello sci italiano, gettando un’ombra sulla preparazione in vista delle prossime Olimpiadi di Cortina. Matteo Franzoso, talentuoso sciatore venticinquenne, si trova in condizioni gravissime dopo una caduta avvenuta durante un allenamento sulle Ande cilene. L’atleta, che si stava preparando con la nazionale azzurra per l’importante appuntamento olimpico di febbraio, ha riportato un grave trauma cranico che lo ha lasciato in bilico tra la vita e la morte.
Le condizioni di Matteo Franzoso
Attualmente, Franzoso è in coma farmacologico, intubato, e la sua prognosi rimane riservata in attesa di un’evoluzione del vasto ematoma causato dalla forte botta alla testa. L’incidente ha talmente scosso i suoi compagni di squadra che l’intera attività della nazionale è stata sospesa. Come riportato da La Stampa, il dolore è troppo forte, e l’idea di dover sciare “lì dove si è schiantato lui” ha spinto l’intera squadra a fermarsi. La famiglia dell’atleta lo ha raggiunto in Cile per stargli vicino in questo momento di grande angoscia.
L’incidente e il richiamo alla sicurezza
L’incidente si è verificato in seguito a una curva, dove Franzoso ha perso il controllo, schiantandosi violentemente contro una staccionata di legno. Questo tragico evento non è solo un dramma personale, ma ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel mondo dello sci, specialmente durante gli allenamenti. La necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni e delle federazioni sportive è stata sottolineata con forza da Alessandro Garrone, Vice Presidente di Erg Spa e Presidente dello Sci Club Sestriere. Le sue parole sono un forte richiamo: “In poco tempo dobbiamo contare 3 incidenti, il mondo dello sport e delle Istituzioni deve intervenire”. Garrone ha ricordato le altre due recenti e tragiche perdite che hanno colpito lo sci giovanile italiano: Matilde Lorenzi, 20 anni, morta in Val Senales nell’ottobre del 2024, e Marco Degli Uomini, 18 anni, deceduto sullo Zoncolan a marzo 2025. Tutti e tre gli incidenti sono avvenuti in allenamento. Questa serie di eventi dolorosi solleva interrogativi cruciali su uno sport che, come ha sottolineato Garrone, “è considerato sino ad ora sano, aggregante, formativo e che deve rimanere tale”. C’è un’evidente necessità di riflettere e agire per garantire che le piste e le attrezzature di sicurezza siano all’altezza del rischio che questi atleti affrontano quotidianamente.
Chi è Matteo Franzoso
Matteo Franzoso è un nome ben noto nel panorama dello sci alpino italiano. Nato nel 1999, ha trascorso la sua infanzia e adolescenza tra le piste e i pali della Via Lattea, formandosi allo Sci Club Sestriere. Fin da giovanissimo, ha mostrato un talento eccezionale e una determinazione fuori dal comune, collezionando una lunga serie di podi e vittorie in competizioni regionali, nazionali e internazionali nelle categorie Pulcini, Children e Aspiranti. I suoi successi non si contano solo a livello di singole gare, ma anche in termini di titoli italiani di categoria, che lo hanno consacrato come una delle più solide promesse dello sci azzurro. Questo lo ha portato a essere inserito, nel 2017, nella Squadra Osservati Nazionale e l’anno successivo nella Squadra Nazionale C. La sua carriera ha continuato a decollare con una vittoria in Coppa Europa nel SuperG di Zinal e numerosi piazzamenti nella top 10. Tra i suoi risultati più significativi spicca anche un quarto posto in Discesa Libera ai Mondiali Juniores in Norvegia, a Narvik.
Il suo debutto in Coppa del Mondo è arrivato nel 2021 nel SuperG della Valgardena. Da quel momento, ha partecipato a ben 17 gare del circuito maggiore. Atleta delle Fiamme Gialle dal 2018, Franzoso ha costantemente migliorato le sue prestazioni e si è distinto per la sua dedizione. La sua crescita era tale da garantirgli un posto per la stagione 2025-26 nel Gruppo World Cup2 Discipline Veloci della Nazionale Italiana, un passo fondamentale verso i suoi sogni olimpici. L’incidente ha bruscamente interrotto questo percorso ascendente, lasciando un vuoto e una grande preoccupazione non solo nella sua squadra, ma nell’intera comunità sportiva.