
È ripreso oggi in Corte d’Assise a Parma il processo a Chiara Petrolini, la 22enne di Vignale di Traversetolo imputata per il duplice omicidio dei suoi figli neonati e da circa un anno agli arresti domiciliari.
Durante l’udienza, il clima si è fatto particolarmente teso quando in aula è stata mostrata la foto scattata dal 118 al neonato trovato morto il 9 agosto 2024 nell’abitazione della giovane madre. In quel momento, il suo avvocato difensore, Nicola Tria, ha chiesto che l’imputata venisse fatta uscire. Petrolini ha così lasciato l’aula mentre era in corso la deposizione del maresciallo Carlo Salvatore Perri, comandante della stazione dei carabinieri del paese e primo ad arrivare sul luogo della tragedia.
La testimonianza shock del carabiniere
Il maresciallo Carlo Salvatore Perri, in servizio alla stazione di Traversetolo, si è commosso all’inizio della testimonianza in aula in Corte di assise a Parma, quando ha raccontato del ritrovamento di un neonato, il 9 agosto 2024, nel giardino della casa di Vignale. “Vidi questo corpicino – ha detto rispondendo alle domande della pm Francesca Arienti – e le dico ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non sono stato bene”.

Accessi regolati con i “numeretti”
L’udienza odierna è stata caratterizzata anche da un sistema di accesso particolare. All’ingresso del tribunale, giornalisti e pubblico hanno ricevuto un post-it giallo numerato, fino a un massimo di 30, per regolamentare le presenze in aula. Una misura paragonabile a quella adottata negli uffici postali o nei supermercati, pensata per gestire l’affluenza.
Il personale di vigilanza ha inoltre ricordato più volte il divieto di introdurre telecamere: solo i fotografi accreditati hanno potuto scattare immagini, e soltanto nei primi cinque minuti dell’udienza, secondo le disposizioni della Corte.
L’attenzione resta altissima su un processo che ha scosso profondamente la comunità locale e che, con ogni udienza, aggiunge nuovi dettagli a una vicenda già segnata da grande dolore e complessità giudiziaria.