
Vladimir Putin torna a far salire la tensione in Europa. In occasione delle esercitazioni militari Zapad-2025, la Russia ha posizionato i suoi missili balistici Iskander-M nella regione di Kaliningrad, enclave russa tra Lituania e Polonia. La mossa è stata interpretata come un segnale minaccioso verso i Paesi membri della Nato.
Secondo quanto riferito da Defense Express, il 13 settembre due lanciatori Iskander-M sono stati avvistati sull’autostrada E28, nei pressi della località di Kudryavtsevo, a circa 35 chilometri dal confine polacco. A bordo dei mezzi erano chiaramente visibili i missili balistici 9M723, capaci di trasportare anche testate nucleari.
Il missile 9M723 ha una gittata massima stimata di 500 chilometri, rendendo possibili attacchi su ampie porzioni del territorio europeo. Tra i potenziali bersagli ci sono Vilnius, Riga e Tallinn, capitali dei Paesi baltici, ma anche Varsavia, gran parte della Polonia, la Germania nord-orientale, Bornholm (Danimarca) e la Svezia meridionale.

Secondo le analisi di Inside Over, il missile 9M723-1 equipaggia il sistema Iskander-M con una testata singola dal peso compreso tra 720 e 800 kg. Può essere di tipo convenzionale ad alto potenziale, termobarica, a submunizioni, o nucleare. La potenza di una testata nucleare potrebbe variare tra 5 e 50 kilotoni, rendendola devastante su vasta scala.
Il missile può colpire con estrema precisione a una velocità di circa 700 metri al secondo, pari a oltre 2.500 km/h, rendendo molto difficile un suo eventuale abbattimento. La sua traiettoria può essere modificata in volo, grazie a un sofisticato sistema di guida collegato a satelliti e asset militari russi.
Le esercitazioni Zapad-2025 coinvolgono anche simulazioni di attacchi nucleari tattici, come già avvenuto nei precedenti cicli di esercitazioni congiunte con la Bielorussia. Mosca sostiene che tali manovre siano una risposta al crescente supporto militare della Nato all’Ucraina e alla “militarizzazione dei confini russi”.

Il posizionamento degli Iskander a Kaliningrad è particolarmente strategico. L’enclave russa è una vera e propria portaerei terrestre nel cuore dell’Europa, dalla quale la Russia può minacciare direttamente le infrastrutture e le città di diversi Stati membri dell’Alleanza Atlantica.
Dal Cremlino si continua a ripetere che “la Nato è in guerra contro la Russia”, alimentando una narrazione che giustifica il continuo riarmo e l’aggressività militare. Le immagini dei missili sui mezzi in movimento, diffuse da media russi e ucraini, stanno intanto alimentando preoccupazione tra le cancellerie europee.
Il livello dello scontro tra Mosca e l’Occidente sembra destinato a salire ulteriormente. Il dispiegamento di armi capaci di trasportare testate nucleari non è solo un atto militare, ma anche un potente messaggio politico. La guerra in Ucraina continua, ma gli occhi di Putin, forse, sono già puntati ben oltre.


