
Aveva solo 21 anni e una grande passione per i libri e la scrittura. A portarla via è stato un osteosarcoma, diagnosticato due anni fa. Nonostante il dolore e la malattia, Ginevra Giacomin ha sempre condiviso sui social il suo percorso, con franchezza e determinazione, lasciando un segno profondo in chi l’ha seguita. La sua morte ha commosso profondamente la comunità di Cison di Valmarino, nel Trevigiano, dove viveva.
Domani, martedì 16 settembre, alle ore 15, si svolgeranno i funerali nella chiesa del paese. Ginevra era molto conosciuta: nel 2021 era stata premiata dal Comune come studentessa meritevole. Si era diplomata al liceo scientifico Casagrande di Pieve di Soligo, poi aveva frequentato un master in tecnologie della narrazione alla Scuola Holden di Torino, dove studiava anche Lettere moderne all’università.
I suoi sogni erano semplici e potenti: aprire una libreria e diventare una scrittrice. Nonostante la malattia, non ha mai smesso di inseguirli. Aveva già scritto il suo primo romanzo, intitolato “Il sentiero di bottoni”, e alcuni suoi racconti erano stati pubblicati su Einaudi ragazzi (collana BookTok Orange) e sul quotidiano La Stampa.

Il suo insegnante di Lettere, il professor Diego Piaia, la ricorda così: “Ginevra non ha mai perso l’entusiasmo. Anche nei momenti più difficili, continuava a progettare, a scrivere, a credere nel futuro. Era una ragazza eccezionale, capace di vedere la bellezza anche dentro la sofferenza”.
Il dolore iniziale, racconta Piaia, era stato sottovalutato. “All’inizio sembravano solo fastidi passeggeri, invece si è rivelato qualcosa di molto più grave”. Da quel momento in poi, Ginevra ha combattuto, senza mai chiudersi nel silenzio, ma affrontando il percorso con coraggio e lucidità.
Oltre alla passione per la scrittura, Ginevra era anche molto legata al suo territorio e alla sua comunità. La sua presenza, anche virtuale, era diventata un punto di riferimento per tanti coetanei che seguivano le sue parole online. La sua voce si è fatta testimonianza, la sua battaglia un messaggio di forza.
Lascia la madre Anna, il padre Marco, la sorella Luna, e tantissimi amici e conoscenti che in queste ore la ricordano sui social e nella vita reale. Il suo coraggio, il suo talento e la sua dolcezza rimarranno impressi nel cuore di chi l’ha conosciuta, anche solo attraverso uno schermo.
La comunità di Cison, il mondo della scuola e della cultura giovanile le rendono omaggio in queste ore. “Ha vissuto con intensità e amore fino alla fine”, ha scritto uno dei suoi amici. Una giovane vita spezzata troppo presto, ma che ha saputo illuminare anche i giorni più bui.