
Le prime ore del mattino portano spesso con sé il rumore ovattato della quotidianità: passi veloci sul marciapiede, autobus che si fermano per raccogliere studenti assonnati, l’aria frizzante che annuncia l’inizio di un nuovo giorno. In quel momento tutto sembra ancora possibile, ogni attimo sembra appartenere a una normalità rassicurante, fatta di piccoli rituali ripetuti.
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Ma a volte, all’improvviso, questa normalità si spezza. Basta un istante perché il silenzio venga squarciato dal frastuono del metallo e da un grido che non si dimentica. E quel momento, breve e irreparabile, diventa il confine netto tra ciò che era e ciò che non sarà più.
Il destino spezzato di una giovane vita
È accaduto poco dopo le 7 del mattino, quando una ragazza di 15 anni è stata investita da un camion nei pressi della fermata dei bus a Giustino, in Trentino. L’incidente si è verificato ai margini della strada statale 239, a poche centinaia di metri dal centro dell’abitato della val Rendena, mentre il paese cominciava appena a svegliarsi.
La dinamica dell’incidente è ancora in via di ricostruzione, e al momento non è chiaro se la giovane fosse appena scesa dal bus o se stesse attendendo di salire. Ciò che è certo è che l’impatto è stato devastante e non le ha lasciato scampo. Pare, dai primi accertamenti, che stesse attraversando la strada in un punto con semaforo “a chiamata” e che il camion sia passato con il verde, ma non sia riuscito a fermarsi.

I soccorsi e l’incredulità della comunità
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti in pochi minuti i soccorritori, ma ogni tentativo di salvarle la vita è stato vano. Per la ragazza non c’è stato nulla da fare. L’area è stata temporaneamente isolata per consentire i rilievi e permettere alle forze dell’ordine di raccogliere tutti gli elementi utili alla ricostruzione dei fatti.
La notizia si è diffusa rapidamente tra i residenti di Giustino, lasciando la piccola comunità della val Rendena attonita e sconvolta. La giornata, che doveva essere come tante altre, si è trasformata in un susseguirsi di messaggi, lacrime e silenzi spezzati, mentre i pensieri di tutti correvano a quella giovane vita interrotta troppo presto.
Chi era la ragazza: addio a Matilda, giovane pattinatrice
Pare che la giovane fosse Matilda Ferrari, studentessa e pattinatrice di 15 anni. Commuovono le parole del Sindaco: ““E’ una tragedia immane – commenta il sindaco di Giustino, Manuel Cosi –, che ci lascia senza parole. Non si può uscire la mattina per andare a scuola e morire così. Siamo basiti. E’ terribile quanto è accaduto”.


Un’indagine per cercare la verità
Le autorità stanno ora lavorando per stabilire con precisione le responsabilità e comprendere come possa essersi verificato un incidente così grave in un punto frequentato ogni giorno da studenti e pendolari. I rilievi sul posto e le testimonianze dei presenti saranno fondamentali per fare chiarezza e per accertare eventuali criticità legate alla sicurezza della zona.
Nel frattempo, su quel tratto della statale 239, il rumore del traffico ha lasciato spazio a un silenzio pesante. Un silenzio fatto di dolore, di domande senza risposta e di una sola, incolmabile assenza: quella di una ragazza di quindici anni che non tornerà più a casa.