
Katia Ricciarelli torna al centro dell’attenzione e questa volta lo fa scatenando una vera e propria bufera televisiva. Le sue parole rivolte a Dina Minna, storica assistente di Pippo Baudo, hanno acceso il dibattito tra opinionisti e pubblico, portando alla luce una spaccatura che non sembra destinata a risolversi presto. Durante l’ultima puntata di Verissimo, la celebre soprano non ha risparmiato critiche, accusando la segretaria di Baudo di non averla informata né sulle condizioni di salute peggiorate del conduttore né della sua scomparsa. Un’accusa che ha subito trovato eco tra i telespettatori e sui social.
Le dichiarazioni della Ricciarelli hanno fatto irruzione anche a La Vita in Diretta, dove Alberto Matano ha voluto vederci chiaro, aprendo un dibattito che ha coinvolto diverse voci. Tra queste, quella di Anna Pettinelli, volto amatissimo dal pubblico di Amici, che non ha avuto peli sulla lingua nel commentare l’uscita della collega. Un confronto acceso e senza filtri, che ha subito conquistato l’attenzione del web.
Ricciarelli e Baudo: polemiche e verità scomode
Matano ha sottolineato una delle frasi più forti sentite a Verissimo: “Io devo ammettere che la cosa che in tutto questo dispiace di più, è sentire che ‘Pippo è morto da solo’.” Ma la realtà, secondo il conduttore, sarebbe ben diversa. “Quello che noi sappiamo è che lui non era certamente da solo, è stato assistito, è stato curato, è stato anche protetto perché certamente tante volte c’erano gli allarmi, il Pippo non sta bene, le telefonate, però c’è stata una forma di protezione e io devo dire anche di amore verso quest’uomo”. Un punto di vista che ribalta completamente la narrazione di Ricciarelli.
Il giornalista ha poi ricordato che i rapporti tra Baudo e Ricciarelli erano ormai freddi da anni, come confermato anche dai legali di Dina Minna: “Sono passati tanti anni da quando si sono divorziati e i legali di Dina Minna hanno detto chiaramente che era Pippo Baudo che non voleva più vedere Katia Ricciarelli. Tant’è che abbiamo raccontato quel saluto del 2019 all’Arena di Verona, ma dopo quello non si erano più visti”. Parole che lasciano poco spazio ai dubbi sul vero stato delle cose.

Pettinelli non ci sta: “Certe cose non vanno neanche pensate”
È a questo punto che Anna Pettinelli prende la parola e non si tira indietro: “Cosa ho pensato ieri quando ho visto Verissimo? Sarò molto onesta, secondo me certe cose non vanno neanche pensate. Veramente penso questo, perché l’assistente di Pippo gli è stata accanto fino all’ultimo momento. Era Pippo che non voleva vedere più nessuno, né sentire nessuno, era in difficoltà”. Lo sfogo della Pettinelli arriva dritto al cuore del pubblico, che sui social si divide tra chi la sostiene e chi invece difende Ricciarelli.
La conduttrice rincara la dose: “Trovo che Katia Ricciarelli poteva stare zitta, proprio in maniera molto semplice e non ho altro da dire. Poi parliamo delle volontà di Pippo, Katia Ricciarelli ha messo in dubbio le volontà e la veridicità delle decisioni di Baudo. Se Pippo ha fatto una scelta del genere e ha deciso di equiparare Dina agli altri figli ci saranno stati dei motivi, non sono state scelte dell’ultimo istante”.

La centralità di Dina Minna e i retroscena inediti
La Pettinelli non si limita a criticare, ma ricorda anche quanto Dina Minna sia stata fondamentale nella vita di Baudo: amici e colleghi che cercavano di contattare il conduttore ricevevano sempre risposte tramite l’assistente, a conferma di un legame profondo e insostituibile. Un dettaglio che smonta ulteriormente le accuse della soprano, mostrando un quadro molto più complesso e umano.


Un confronto che divide il pubblico e lascia il segno
Il confronto televisivo tra Anna Pettinelli e Katia Ricciarelli ha messo in luce una distanza emotiva e narrativa che non può lasciare indifferenti. Da un lato, la sofferenza di chi si sente esclusa; dall’altro, la fermezza di chi ha vissuto accanto a Baudo fino alla fine. Questa vicenda, amplificata dai social e dal dibattito nei talk show, rischia di oscurare il ricordo di uno dei pilastri della televisione italiana. Ma, come spesso accade, la verità resta sospesa nelle sfumature delle testimonianze e nelle emozioni di chi ha vissuto da vicino questa storia.