
È morto oggi Robert Redford, leggenda di Hollywood, attore, regista e produttore che ha segnato la storia del cinema mondiale. Aveva 88 anni. La notizia della sua scomparsa chiude un capitolo lungo decenni, fatto di ruoli indimenticabili, impegno civile e una carriera che lo aveva reso uno dei volti più amati e rispettati al mondo.

La sua ultima apparizione in video come attore risale al marzo di quest’anno, quando aveva sorpreso il pubblico comparendo in un cameo nella serie americana Dark Winds. Dopo sei anni lontano dalle scene, Redford era riapparso sullo schermo in una breve sequenza girata in una cella della polizia tribale Navajo, accanto allo scrittore George R. R. Martin. Per circa mezzo minuto lo si era rivisto in azione, nei panni di un detenuto che gioca a scacchi, sotto lo sguardo del protagonista Zahn McClarnon.

Il ritorno era stato accolto con grande emozione dal cast e dai fan. Redford stesso aveva ammesso che l’annuncio del suo ritiro nel 2018 era stato un errore, spiegando che avrebbe preferito scivolare via in silenzio piuttosto che con un addio ufficiale. Sul set di Dark Winds aveva voluto riservatezza, chiedendo che le riprese si svolgessero a porte chiuse, ma aveva lavorato con entusiasmo e disponibilità, lasciando piena libertà creativa al regista Chris Eyre.

Quella fugace apparizione, destinata a diventare il suo vero epilogo artistico, ha assunto oggi un valore ancora più forte. Robert Redford se ne va lasciando un’eredità immensa, ma anche l’immagine di un uomo che, fino all’ultimo, non aveva smesso di amare il cinema.