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Scossa di terremoto in Italia, svegliati dal boato: paura tra gli abitanti

Pubblicato: 16/09/2025 09:43

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata avvertita distintamente questa mattina, martedì 16 settembre 2025, nella provincia di Benevento, in Campania. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’epicentro è stato localizzato nei pressi del comune di Sant’Arcangelo Trimonte, a una profondità di 11 chilometri. Fortunatamente, non si registrano danni a persone o cose, ma il sisma è stato chiaramente percepito dalla popolazione locale.

La scossa è stata registrata esattamente alle 5:02 del mattino, orario in cui molte persone si trovavano ancora a letto. Sui social media sono numerose le segnalazioni di cittadini impauriti: «Svegliata da un boato improvviso, il letto ha tremato per qualche secondo», scrive Maria L., residente a Calvi. Un altro utente su Facebook, Andrea R., racconta: «Non è la prima scossa in questi giorni, ormai viviamo in allerta costante».

L’intera area del Sannio è interessata, da circa 48 ore, da una serie di scosse sismiche di lieve entità, ma percepite dalla popolazione. I dati dell’INGV indicano che dal 13 settembre sono stati registrati almeno sei eventi sismici con magnitudo compresa tra 1.6 e 2.3. La prima, da 2.2, è avvenuta alle 4.33 del mattino di sabato; l’ultima, quella di oggi, è la più forte al momento.

La sequenza sismica, tutta concentrata in un’area compresa tra i comuni di Sant’Arcangelo Trimonte, Paduli, Apice e Buonalbergo, sta generando un crescente stato di preoccupazione tra i cittadini, soprattutto perché gli eventi si susseguono a distanza ravvicinata. «Non è normale tutta questa attività in pochi giorni, dovrebbero dirci qualcosa di più», si legge su X (ex Twitter).

Nonostante la bassa magnitudo, i sismologi ricordano che l’area del Sannio-Irpinia è una delle più sismicamente attive d’Italia, trovandosi lungo la dorsale appenninica, dove le placche euroasiatica e africana si incontrano. È proprio questa spinta geologica a generare una costante attività tellurica lungo la penisola, in particolare nel centro-sud.

In molti, anche tra i residenti più anziani, rievocano le forti scosse del passato, come quelle che colpirono l’Irpinia nel 1980. «Non dormo mai tranquilla quando inizia così, è sempre il segnale che qualcosa può succedere», scrive Rosa, 71 anni, in un gruppo Facebook locale. Il timore più diffuso è che una sequenza “minore” possa anticipare eventi più forti.

La protezione civile regionale monitora costantemente la situazione, pur non avendo emesso al momento alcun livello di allerta. Tuttavia, è stato consigliato alla popolazione di seguire le norme di comportamento in caso di terremoto, come evitare zone pericolose, non usare ascensori e conoscere i punti di raccolta.

Oltre al rischio sismico, l’area del Sannio è anche nota per la sua particolare geologia. In epoca antica, era costituita da piccole isole circondate dal mare: è in una di queste zone, a Pietraroja, che è stato ritrovato il celebre fossile di “Ciro”, uno straordinario dinosauro del Cretaceo vissuto circa 110 milioni di anni fa, simbolo dell’intero territorio.

Al momento, la situazione resta sotto controllo, ma l’ansia tra i cittadini cresce. In molti chiedono maggiori informazioni dalle autorità e una comunicazione più trasparente sulle cause di questa attività sismica. Intanto, i canali social restano la principale piazza digitale dove la paura si traduce in condivisione e allerta collettiva.

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