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Trump decolla per Londra: Ucraina al centro della visita di Stato

Pubblicato: 16/09/2025 15:20

È appena decollato da Washington l’aereo presidenziale che porta Donald Trump e la First Lady Melania in direzione del Regno Unito. La capitale britannica si prepara ad accoglierlo in un clima carico di simboli e tensioni, tra parate solenni, proteste annunciate e soprattutto il peso di una guerra in Europa che non accenna a fermarsi. Non sarà solo una passerella di Stato: la visita avrà il valore politico di un vertice strategico in cui Londra e Washington intendono riaffermare la loro alleanza, mettendo al centro la partita decisiva dell’Ucraina.

L’agenda è fitta e studiata per sottolineare la forza della “relazione speciale”. Trump arriverà a Windsor, accolto da Re Carlo III e Regina Camilla, con un cerimoniale che richiama le grandi occasioni: cortei, salve di cannone, banda militare e banchetto ufficiale. A condividere la scena, la Principessa di Galles Kate Middleton, al fianco della First Lady, in una sequenza pensata per rafforzare l’immagine pubblica e mediatica di un incontro che non vuole passare inosservato.

Ucraina primo dossier

Il cuore politico della missione sarà però l’Ucraina. Trump, rieletto alla Casa Bianca in un contesto internazionale più fragile che mai, punta a ridefinire la strategia occidentale. Per gli Stati Uniti è indispensabile che l’Europa non si indebolisca, che mantenga alta la pressione militare e diplomatica contro la Russia, e che si faccia carico di una parte più consistente del conflitto. Londra, che già da mesi si muove come avamposto del sostegno a Kiev, è il partner ideale per rilanciare una linea dura, in contrapposizione con le esitazioni di altri governi europei.

Le fonti diplomatiche descrivono la visita come un’occasione per fissare nuove regole del gioco: maggior coordinamento sugli armamenti, strategie comuni per difendere le infrastrutture energetiche ucraine, e soprattutto un messaggio chiaro a Mosca. L’Occidente, è la linea che Trump intende ribadire, non arretrerà di un passo. Non a caso, al banchetto regale è atteso un discorso che il presidente americano vuole utilizzare per scandire la sua visione della guerra in Europa.

Ombre e contestazioni

Dietro le cerimonie e i sorrisi, restano però le ombre. Il governo di Keir Starmer affronta la visita con la coda di polemiche interne che ne indeboliscono la tenuta, mentre le piazze britanniche si preparano a un’ondata di proteste: ambientalisti, movimenti pacifisti e gruppi della società civile annunciano cortei e sit-in nelle strade di Londra e nei dintorni di Windsor. Sarà la cartolina parallela a quella ufficiale, con lo stesso Paese diviso tra il fasto delle celebrazioni e le urla della contestazione.

Sul piano economico, la missione prevede la firma di accordi dal valore complessivo di oltre dieci miliardi di dollari, con intese che spaziano dalla tecnologia all’intelligenza artificiale, dai semiconduttori al nucleare civile fino alla cooperazione in materia di difesa. Londra punta a rafforzare la propria autonomia industriale dopo la Brexit, mentre Washington vede nella partnership un modo per legare a sé in modo ancora più stretto il mercato britannico.

Resta in gioco la sostanza politica: la “special relationship” tra Stati Uniti e Regno Unito sarà misurata nei prossimi mesi proprio sulla guerra in Ucraina. Se Londra e Washington riusciranno a dettare una linea comune e convincere gli altri partner europei a seguirla, questa visita potrà passare alla storia come il momento in cui l’alleanza atlantica ha ritrovato forza. In caso contrario, rischia di ridursi a un esercizio di immagine. Trump sembra determinato a evitare questo scenario: per lui, l’Ucraina è il banco di prova che deciderà il futuro della leadership americana e la solidità del rapporto con l’Europa.

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