
Secondo quanto riferito da fonti dell’intelligence ucraina al Kyiv Post, l’intelligence militare di Kiev avrebbe condotto un’operazione speciale nell’Estremo Oriente russo, prendendo di mira un’unità di fanteria di marina accusata di atrocità in Ucraina.
Il raid avrebbe colpito il 47° Battaglione d’Assalto Aviotrasportato Separato della 155ª Brigata di Marina della Guardia russa, di stanza nei pressi dell’insediamento di Shchytova, nel Territorio del Litorale. La regione, la cui capitale è Vladivostok, si trova sulla costa pacifica della Russia, a ridosso di Cina e Corea del Nord, oltre 8.000 chilometri da Kiev.
La brigata coinvolta
La 155ª brigata russa è nota per aver preso parte ad alcune delle battaglie più sanguinose del conflitto, tra cui quelle nei pressi di Kiev, Vuhledar, Mariupol e più recentemente lungo i fronti di Kursk e Pokrovsk.
L’intelligence ucraina ha ricordato come la brigata sia accusata di brutalità contro i civili e di esecuzioni di prigionieri di guerra.

Le esplosioni
L’attacco sarebbe avvenuto il 16 settembre alle 9:00 ora locale (le 23:00 del 15 settembre, UTC). Due potenti esplosioni hanno scosso un parcheggio all’interno del complesso militare. Fonti locali hanno segnalato una massiccia presenza di forze di sicurezza, elicotteri in volo e strade chiuse nei pressi degli edifici amministrativi. Diverse ambulanze sarebbero giunte sul posto.
Inizialmente i media moscoviti hanno parlato di un possibile “incidente con apparecchiatura a gas”, ma Kiev insiste nel definire l’episodio come un’azione intenzionale. Il Kyiv Post precisa di non aver potuto verificare in modo indipendente le esplosioni.
Reazioni dell’intelligence ucraina
“La 155ª brigata è nota per la sua brutalità. Prevediamo che i necrologi appariranno presto sui media locali e sui canali social di Vladivostok”, ha dichiarato una fonte dei servizi segreti ucraini, sottolineando la volontà di “chiamare a rispondere ogni occupante russo responsabile di crimini di guerra sul suolo ucraino”.
Un precedente a Khabarovsk
L’operazione non è isolata. Già l’8 settembre, alcune esplosioni avevano colpito un’unità della Guardia nazionale russa nei pressi di Khabarovsk, secondo quanto riferito dalla Direzione centrale dell’intelligence ucraina (HUR). In quel caso, due ordigni erano esplosi in successione all’interno del parcheggio dell’Unità Militare 6912, mentre le truppe si preparavano al servizio. Anche in quell’occasione l’attacco sarebbe costato vittime tra i militari, accusati di crimini di guerra commessi nella regione di Kiev.
L’HUR non ha tuttavia fornito dettagli sul numero dei morti e feriti.