
Un simbolo del calcio e dello sport monzese ci lascia. Con la sua cravatta gialla inconfondibile e lo stile elegante, Enzo Redaelli era una presenza familiare in ogni angolo di Monza: dagli spalti dello stadio alle caserme dei vigili del fuoco. Figura discreta ma sempre disponibile, è stato un punto fermo sia nello sport che nella vita cittadina, incarnando un legame indissolubile con la sua città.
Se ami lo sport a Monza, il suo volto ti era sicuramente noto. Passione, determinazione e dedizione sono le parole che più lo rappresentano: ha trascorso decenni a sostenere squadre e atleti locali, diventando un vero riferimento per tutti. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo in una comunità che lo considerava un esempio di amore per i colori della città.
Sport e città: l’impronta indelebile di Enzo Redaelli

Il nome di Enzo Redaelli è legato a doppio filo all’Hockey club Monza, dove ha ricoperto il ruolo di consigliere e poi di presidente nei primi anni Ottanta. È stato anche il primo presidente eletto della Lega nazionale Hockey pista, lasciando un segno indelebile nel mondo dell’hockey italiano. Non solo: dal 1991 al 2004 ha vissuto da vicino le sfide del calcio monzese come team manager, condividendo momenti difficili e rinascite insieme allo storico presidente Valentino Giambelli.
Tra retrocessioni e rinascite, Enzo Redaelli è stato sempre al fianco di squadra, stampa e tifosi, incarnando rispetto e correttezza. La sua capacità di trasformare la passione in impegno concreto è rimasta nel cuore di chi ha vissuto quegli anni, dai giovani calciatori emergenti come Gigi Casiraghi e Giovanni Stroppa, ai tanti che lo ricordano come una presenza costante dietro le quinte.
Una vita tra passione sportiva e orgoglio cittadino

Una delle sue più grandi soddisfazioni è stata vedere il Monza finalmente in Serie A, anche se con una dirigenza diversa e in un contesto storico completamente nuovo. La promozione era anche il risultato di anni di sacrifici e lavoro silenzioso, una gioia sentita profondamente nonostante la distanza dal club.

Negli ultimi giorni, Enzo Redaelli era ricoverato all’hospice San Pietro, lo stesso luogo dove era scomparso anche l’indimenticato allenatore Gigi Radice. La notizia della sua morte, arrivata ieri, ha commosso profondamente chi lo aveva conosciuto e stimato per il suo impegno autentico.
L’ultimo saluto di una città intera

I funerali di Enzo Redaelli si terranno domani, giovedì 18 settembre, alle ore 15.00 presso la chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Donato in via Buonarroti a Monza. L’intera comunità si riunirà per rendere omaggio a una figura fondamentale per lo sport e la città, pronta a tributargli l’ultimo saluto.