
Il silenzio di un pomeriggio qualunque può sembrare eterno, finché non viene infranto da un evento che stravolge ogni cosa. In quelle ore in cui il tempo sembra scorrere più lento, la quotidianità si muove con i suoi gesti abitudinari: i rumori soffusi della casa, il fruscio delle tende spinte da una brezza leggera, le voci familiari che si intrecciano nella normalità. Nulla lasciava presagire che, di lì a poco, ogni cosa avrebbe assunto un peso diverso, irreversibile.
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All’improvviso, il ritmo sereno della giornata si è interrotto, sostituito da una corsa contro il tempo fatta di allarmi, telefonate e mani tremanti. Attimi che si dilatano, mentre la paura prende il sopravvento e ogni secondo diventa un frammento di speranza che scivola via. È in momenti come questi che il mondo sembra arrestarsi, lasciando spazio solo al suono delle sirene e all’eco del panico.
Il dramma nella casa di via Renato Capanna
Il dramma si è consumato ad Alba Adriatica, all’interno di un’abitazione in via Renato Capanna, dove una ragazzina di 12 anni ha perso la vita nel primo pomeriggio di martedì 16 settembre. La giovane, che viveva con la famiglia, è stata colpita da un arresto cardiocircolatorio improvviso. A trovarla priva di sensi è stata la madre, che era in casa con lei e ha immediatamente allertato i soccorsi.
Sul posto sono arrivate in pochi minuti un’ambulanza della Croce Rossa di Alba Adriatica e un mezzo del 118, con i sanitari che hanno tentato a lungo di rianimare la bambina. Nonostante i prolungati sforzi, la dodicenne non ha mai ripreso conoscenza. La giovane soffriva già di alcuni problemi di salute, che potrebbero aver avuto un ruolo decisivo nella tragedia.

Le indagini disposte dalla Procura di Teramo
I carabinieri sono intervenuti per raccogliere le prime testimonianze e acquisire la documentazione sanitaria della ragazza. La Procura di Teramo, con la pm Greta Aloisi, ha aperto un fascicolo contro ignoti, un atto tecnico necessario per poter disporre l’autopsia. L’esame, fissato per giovedì, sarà fondamentale per chiarire le cause esatte del decesso.
Solo dopo l’esame autoptico la salma potrà essere restituita alla famiglia, che potrà così fissare la data dei funerali. Per ora, gli investigatori mantengono il massimo riserbo, in attesa dei risultati che possano fornire una spiegazione definitiva a una perdita tanto improvvisa quanto dolorosa.

Cordoglio e silenzio in tutta la comunità
La notizia ha gettato nel lutto l’intera comunità di Alba Adriatica. Sui social sono apparsi decine di messaggi di cordoglio, con amici, conoscenti e cittadini che si sono stretti attorno alla famiglia. Una giovanissima vita spezzata, che lascia dietro di sé solo silenzio e domande, mentre un’intera città resta sospesa nell’attesa di comprendere come un destino così crudele abbia potuto abbattersi con tanta violenza.