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Colpo violentissimo, crolla a terra davanti al pubblico. Sport sotto shock

Pubblicato: 17/09/2025 11:06
Atleta taekwondo rianimazione ginocchiata

Il suono dei colpi secchi echeggiava tra le pareti della grande struttura, mentre il pubblico assisteva in religioso silenzio a ogni scambio, pronto a esplodere in un applauso a ogni punto conquistato. Era uno di quei pomeriggi in cui la passione sportiva sembra sospendere il tempo, quando l’energia dei ragazzi in gara riesce a contagiare chiunque li osservi. Gli occhi lucidi dei genitori, le mani intrecciate degli allenatori, i sorrisi complici dei compagni di squadra: tutto raccontava la stessa storia, quella di chi crede nello sport come crescita e sfida personale.
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In quell’arena, ogni incontro era una piccola battaglia di tecnica, resistenza e cuore. I colori vivaci delle protezioni brillavano sotto le luci intense del palazzetto, e l’aria sapeva di tensione e sogni. Nessuno poteva immaginare che, tra quei minuti scanditi dal gong e dai fischi arbitrali, qualcosa potesse incrinarsi così bruscamente. Nessuno pensava che dietro l’adrenalina e la voglia di vincere si celasse il rischio di un imprevisto drammatico.

L’incidente durante un incontro di kickboxing

È accaduto tutto durante i Campionati Europei Giovanili di kickboxing, in corso al Palazzo del Turismo di Jesolo. Nel corso di un incontro tra cadetti e juniores, un quindicenne della Repubblica Ceca, identificato con le iniziali V.K., ha subito un grave trauma cranico a causa di una serie di colpi al volto, tra cui una violenta ginocchiata mentre si trovava a terra.

L’arbitro, resosi conto della gravità della situazione, ha interrotto immediatamente il combattimento e ha chiamato i sanitari presenti a bordo ring. Il giovane, che secondo le prime testimonianze non avrebbe perso conoscenza, è stato soccorso sul posto e portato in ambulanza al pronto soccorso di Jesolo, accompagnato da un familiare.

Trasferimento d’urgenza in prognosi riservata

All’ospedale, il ragazzo è stato sottoposto a numerosi esami diagnostici che hanno escluso fratture ossee e lesioni cerebrali evidenti, ma le sue condizioni cliniche hanno destato grande preoccupazione. I medici hanno deciso di intubarlo e predisporre il trasferimento in una struttura più attrezzata per gestire eventuali complicanze.

Nel pomeriggio, un elicottero partito dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso lo ha trasportato all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove ora è ricoverato in rianimazione in prognosi riservata. Il suo stato viene monitorato costantemente dai medici, che stanno valutando la possibilità di un edema cerebrale e il rischio di conseguenze neurologiche.

L’attenzione degli organizzatori e il torneo che prosegue

Gli organizzatori della manifestazione hanno espresso vicinanza alla famiglia del giovane atleta, garantendo di seguire passo dopo passo l’evolversi della situazione clinica. Hanno anche sottolineato di essere in contatto diretto con la direzione sanitaria e con gli accompagnatori della delegazione ceca.

Nonostante il grave incidente, il programma dei Campionati Europei Giovanili di kickboxing non ha subito modifiche e le gare sono proseguite regolarmente, anche se in un clima inevitabilmente segnato da preoccupazione e silenzio.

Jesolo conferma il suo ruolo di capitale sportiva

L’evento di Jesolo rappresenta uno dei momenti più importanti del calendario internazionale delle arti marziali, con oltre 2.200 atleti e 4.000 accompagnatori da tutta Europa. È organizzato da Wako Europe con il supporto di Wako e Federkombat, federazione italiana riconosciuta dal Coni dal 2004 e impegnata nella promozione di discipline come kickboxing, muay thai, savate, shoot boxe e sambo.

Jesolo non è nuova a ospitare competizioni europee e mondiali, e nel tempo è diventata una sede di riferimento per eventi sportivi di rilievo internazionale. Tuttavia, questa volta, la festa si è fermata di colpo davanti alla fragilità di un corpo giovane colpito duramente.

In attesa di notizie rassicuranti

L’episodio ha gettato un’ombra sul clima festoso e competitivo che caratterizza la manifestazione. Ora, tra gli atleti, gli allenatori e il pubblico, prevale solo una speranza: che il giovane possa riprendersi senza gravi conseguenze e tornare, un giorno, a calcare il ring con lo stesso entusiasmo di sempre.

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