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“È lui”. Orrore in Italia, freddato giovane fornaio: la scoperta shock sulla vittima

Pubblicato: 17/09/2025 16:10

Omicidio sul Gargano. Un uomo di 38 anni, Leonardo Ricucci, è stato freddato a colpi d’arma da fuoco, probabilmente con un fucile. Il corpo è stato rinvenuto in una zona impervia di Monte Sant’Angelo, in località Sitizzo. L’allarme è scattato grazie ai parenti, preoccupati per il suo mancato rientro a casa. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri.

Un legame con una storia di sangue

La vittima lavorava come fornaio ed era nipote di Pasquale Ricucci, considerato dagli investigatori un esponente di spicco della criminalità organizzata del posto, assassinato l’11 novembre 2019 a Macchia, frazione di Monte Sant’Angelo.

Pasquale Ricucci era ritenuto al vertice del clan Lombardi-Ricucci-La Torre, da decenni contrapposto al gruppo rivale Li Bergolis-Miucci. Il cadavere di Leonardo è stato ritrovato all’interno della sua automobile. Le indagini sono al momento coordinate dalla Procura di Foggia, anche se non si esclude un successivo passaggio alla Direzione distrettuale antimafia di Bari.

Nessun coinvolgimento diretto nei clan

Secondo quanto emerge, Leonardo Ricucci non risultava coinvolto in attività di criminalità organizzata. La sua fedina, tuttavia, non era del tutto pulita. Nel 2013, quando aveva 26 anni, era stato arrestato insieme a un’altra persona con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi, dopo aver aggredito due poliziotti fuori servizio. Durante quella colluttazione, uno degli agenti aveva riportato una ferita grave: gli era stata staccata parte dell’orecchio.

Indagini in corso

Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma non si esclude che l’omicidio di Leonardo Ricucci possa inserirsi nel contesto delle storiche faide garganiche. Una vicenda che scuote nuovamente Monte Sant’Angelo, territorio segnato da decenni di violenze e regolamenti di conti.

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Ultimo Aggiornamento: 17/09/2025 16:13

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