
Una puntata di Cartabianca destinata a lasciare il segno si è trasformata in un acceso confronto quando, durante il dibattito, Enzo Iacchetti ha avuto un duro scontro con Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici Di Israele, invitato in studio. L’attore e conduttore televisivo, noto per il suo tono pacato, ha scelto questa volta di rompere gli argini della diplomazia e denunciare con fermezza le condizioni umanitarie a Gaza, accusando Israele di violazioni dei diritti umani e di un uso sproporzionato della forza.
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La tensione è salita rapidamente: il rappresentante israeliano ha respinto con veemenza le accuse, sostenendo la legittimità delle operazioni militari come forma di difesa nazionale. Il confronto si è trasformato in pochi minuti in un botta e risposta durissimo, con toni che hanno costretto la conduttrice Bianca Berlinguer a intervenire più volte per cercare di riportare la calma in studio.
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L’ondata di solidarietà sui social
Se la lite ha spaccato lo studio televisivo, al di fuori ha generato un effetto opposto: una solidarietà pressoché unanime verso Enzo Iacchetti si è diffusa rapidamente sui social network, trasformando l’episodio in un simbolo di denuncia. Numerosi utenti, tra cui personalità del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della cultura, hanno espresso sostegno all’attore per il coraggio dimostrato nel prendere posizione su un tema tanto controverso.
Tra i messaggi più condivisi figura quello della giornalista e scrittrice Rula Jebreal, che ha scritto: «L’ONU ha accusato Israele di commettere un #GENOCIDIO a Gaza. Ma i propagandisti che difendono il genocidio israeliano, rispondono ai fatti accertati dall’ONU e 800 massimi esperti internazionali di GENOCIDIO… diffamandoli. Solidarietà a Enzo Iacchetti».
Le parole di Jebreal hanno fatto da cassa di risonanza a un sentimento già molto diffuso: la sensazione che Iacchetti avesse dato voce a un malessere collettivo, denunciando pubblicamente ciò che molti avvertono come un silenzio complice di fronte alla tragedia umanitaria in corso.
l’ONU ha accusato Israele di commettere un #GENOCIDIO a Gaza.
— Rula Jebreal (@rulajebreal) September 17, 2025
Ma i propagandisti che difendono il genocidio israeliano, rispondono ai fatti accertati dall’ONU e 800 massimi esperti internazionali di GENOCIDIO….diffamandoli.
Solidarietà a Enzo Iacchetti.pic.twitter.com/9gqUntvMGT
Il contesto delle accuse di genocidio
L’ONU e oltre 800 esperti internazionali di genocidio hanno da tempo lanciato un allarme sulle operazioni militari condotte da Israele a Gaza, denunciando possibili crimini contro l’umanità e atti che potrebbero configurarsi come genocidio. Un’accusa pesantissima, che ha diviso l’opinione pubblica mondiale e innescato aspri confronti anche nei media italiani.
È proprio in questo contesto che si inserisce l’intervento di Enzo Iacchetti, che durante la puntata ha chiesto un maggiore impegno dell’informazione nel raccontare le sofferenze dei civili palestinesi, accusando parte della stampa di minimizzare o giustificare le azioni israeliane. La reazione del rappresentante israeliano, durissima e indignata, ha contribuito a rendere ancora più esplosivo lo scambio in diretta.
La reazione del pubblico e il valore simbolico del gesto
La forza con cui i social hanno reagito a favore di Iacchetti mostra come il dibattito sull’etica della guerra a Gaza sia diventato sempre più centrale e urgente nell’opinione pubblica. Migliaia di commenti parlano di «coraggio», «verità» e «umanità», lodando l’attore per aver messo da parte la carriera e la prudenza pur di denunciare quella che molti considerano una catastrofe umanitaria ignorata o normalizzata dai media tradizionali.
Molti utenti hanno anche criticato l’atteggiamento del rappresentante israeliano, ritenuto aggressivo e sprezzante, contrapponendolo alla compostezza di Iacchetti nonostante la passione e l’emotività delle sue parole. L’episodio, rilanciato da decine di testate e ampiamente commentato online, ha così assunto una valenza simbolica, diventando per molti un atto di coscienza civile in un panorama mediatico accusato di eccessiva prudenza o di parzialità.

Un momento che segna un punto di svolta
La furiosa lite a Cartabianca ha evidenziato quanto il tema del genocidio a Gaza sia ormai una frattura profonda anche nel dibattito pubblico italiano. La solidarietà unanime che ha avvolto Enzo Iacchetti non è soltanto il riconoscimento personale per un gesto di coraggio, ma appare come il sintomo di una crescente richiesta di verità, responsabilità e umanità nella narrazione dei conflitti.
Che si tratti di una svolta o di un episodio isolato, l’intervento di Iacchetti ha scosso le coscienze e riaperto una discussione che molti consideravano ormai sopita, dimostrando che, anche in televisione, c’è ancora spazio per il dissenso e per la voce di chi non accetta il silenzio.