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“Prima la mamma, poi la figlioletta”. Villa Pamphili, il retroscena disumano: viene fuori solo ora

Pubblicato: 17/09/2025 16:38

Prima la compagna, poi la figlia. È questa la sequenza di orrore che porta la firma di Francis Kaufmann, 46enne californiano che si faceva chiamare “Rexal Ford”. All’uomo è stato contestato un nuovo capo d’accusa per omicidio volontario, il secondo, dopo quello relativo alla morte della piccola Andromeda. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna di 28 anni sarebbe stata strangolata nel sonno, durante la notte del 3 giugno, mentre dormiva accanto alla bambina.

Il delitto nella notte del 3 giugno

La vittima non avrebbe avuto neppure il tempo di reagire: «Uccisa mentre dormiva, la donna non ha avuto neppure modo di difendersi», emerge dalle indagini. Subito dopo, Kaufmann avrebbe trascinato il corpo fino a Villa Pamphili, a Roma, dove lo avrebbe nascosto tra le siepi che delimitano il parco. Il cadavere, ormai in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato soltanto tre giorni dopo.

L’omicidio della donna è avvenuto poche ore prima di quello della figlia Andromeda, appena undici mesi, già costato all’uomo il primo arresto e la detenzione a Rebibbia.

Il carcere e il silenzio

Francis Kaufmann, ora detenuto, sarà nuovamente interrogato, anche se finora ha sempre scelto di non rispondere alle domande dei magistrati. A difenderlo c’è l’avvocato Paolo Foti, lo stesso che rappresenta Mark Samson, il 23enne conosciuto proprio a Rebibbia e detenuto per l’omicidio di Ilaria Sula. Secondo quanto trapelato, i due uomini avrebbero stretto amicizia dietro le sbarre: «Parlano in inglese, l’americano si confida con il 23enne».

Verso il processo immediato

Gli inquirenti, alla luce della gravità dei fatti e delle prove raccolte, starebbero valutando la richiesta di processo immediato. Kaufmann, accusato di aver tolto la vita prima alla compagna e poi alla figlia, resta per ora rinchiuso in carcere, mentre la magistratura continua a ricostruire nel dettaglio la dinamica dei due delitti.

La doppia tragedia di Villa Pamphili scuote l’opinione pubblica e apre scenari inquietanti sul profilo dell’uomo che si faceva chiamare “Rexal Ford”, capace di trasformare la sua vita a Roma in una spirale di violenza culminata con due omicidi consumati a pochi giorni di distanza.

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