Vai al contenuto

Ucraina, “operazione ragnatela”: tutti i segreti della mossa che ha cambiato la guerra

Pubblicato: 17/09/2025 12:59

Nel giugno 2025 Kiev ha messo a segno uno dei raid più audaci del conflitto che imperversa ormai da anni. Con oltre 100 droni FPV nascosti in camion civili, l’operazione Ragnatela ha colpito quattro basi aeree russe fino al circolo polare artico, infliggendo un danno storico all’aviazione di Putin.

Secondo le stime più accreditate, tra il 15% e il 20% dei bombardieri strategici russi pronti al combattimento è stato distrutto o danneggiato. Un evento che ha cambiato profondamente la postura militare di Mosca.

I bombardieri spostati nell’estremo oriente

Per reagire, il Cremlino ha disperso i suoi Tu-95MS e Tu-160 nell’estremo oriente: Ukrainka, Anadyr, Kamchatka. Un riposizionamento che allunga fino a 10.000 chilometri i percorsi per ogni missione contro l’Ucraina, con costi enormi e maggiore usura delle flotte.

Gli aerei continuano comunque a essere armati e manutenuti a Engels-2 od Olenya, per poi tornare indietro. Ne risultano voli di oltre 23 ore per una singola sortita e una pressione crescente su equipaggi e logistica. insomma, l’operazione ragnatela messa in atto dagli ucraini non si è fermata ai danni materiali provocati agli armamenti russi, ma ha modificato e complicato l’operato dell’esercito di Putin a lungo termine.

I danni certificati agli aerei russi

Le valutazioni OSINT convergono: da 12 a 14 bombardieri strategici russi messi fuori uso, compresi almeno sette Tu-95MS e quattro Tu-22M3 distrutti. Alcuni dei velivoli superstiti risultano gravemente danneggiati. L’SBU parla di danni per 7 miliardi di dollari. Colpire aerei multimilionari con droni dal costo di poche centinaia di dollari ha avuto anche un forte impatto simbolico, mostrando la vulnerabilità dell’aviazione russa.

Nonostante il colpo subito, Mosca ha intensificato i raid. Dall’inizio dell’estate 2025 il numero di armi aeree utilizzate è salito a 140 al giorno, con attacchi record che hanno superato i 500 missili e droni in una sola ondata. Il rapporto droni-missili è rimasto invariato, ma i missili – Kh-101, Kh-22, Kalibr, Iskander – hanno peso militare molto maggiore e sono più difficili da intercettare. Ciò significa che la pressione sulle difese ucraine non è diminuita, anzi, il contrario.

L’usura e il nodo industriale russo

Operare con l’uso dei bombardieri a lungo raggio, però, ha dei costi molto alti e aggrava la crisi industriale russa. Nessuno di questi velivoli viene prodotto in serie dagli anni ’90; anche i motori NK-12MP hanno vita limitata. in una situazione in cui la Russia soffre per le continue sanzioni applicate dagli Stati Uniti e dall’Europa alla sua economia, l’aumento delle spese può fare danni peggiori di droni e missili.

Per compensare ai problemi sorti dopo gli attacchi dei droni ucraini il Cremlino ha ricevuto nuovi Su-34 dalla United Aircraft Corporation, ma si tratta di cacciabombardieri tattici, non di sostituti reali per i Tu-95MS o Tu-160. Senza un massiccio ricambio di mezzi, la proiezione strategica russa rischia di indebolirsi.

Uno scenario destinato a durare

Quello che salta all’occhio e che rappresenta il risultato più eclatante dell’operazione Ragnatela, in ogni caso, è che l’Ucraina in questo modo ha imposto a Mosca una strategia difensiva permanente: basi più lontane, missioni più lunghe, costi maggiori e usura accelerata.

Se sul breve periodo la Russia è riuscita a mantenere e incrementare il ritmo dei raid, sul medio-lungo termine la combinazione di perdite, costi, distanza da percorrere e limiti industriali può ridurre drasticamente la capacità di proiezione strategica degli uomini di Pution. Per Kiev, intanto, l’operazione ragnatela resta un caso di studio su come tattiche asimmetriche possano colpire il cuore della potenza militare di una grande nazione.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2025 13:01

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure