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“Vi abbiamo già appesi una volta…”. La frase shock dell’esponente Pd: si scatena di tutto in aula

Pubblicato: 17/09/2025 13:49

Alta tensione durante la seduta del Consiglio comunale di Genova, riunito nella storica Sala Rossa di Palazzo Tursi. L’aula si è trasformata in un teatro di scontro politico dopo la richiesta da parte dell’opposizione di centrodestra di osservare un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk, l’attivista conservatore americano ucciso il 10 settembre negli Stati Uniti.

La proposta ha immediatamente acceso gli animi in aula. La richiesta è stata avanzata dai banchi di Fratelli d’Italia, provocando reazioni contrastanti da parte della maggioranza di centrosinistra. Proprio durante un acceso scambio a microfoni spenti, è scoppiata la bagarre. A far deflagrare la situazione, una frase del consigliere Claudio Chiarotti (PD), rivolta alla capogruppo di FdI, Alessandra Bianchi.

Non dire ca…te, vi abbiamo già appesi per i piedi una volta“, avrebbe urlato Chiarotti, facendo riferimento — secondo alcuni — al tragico epilogo di Benito Mussolini, un riferimento storico che ha provocato immediatamente clamore. La consigliera Bianchi, in quel momento, stava citando le frasi scritte sui proiettili che hanno colpito mortalmente Kirk all’università di Orem, in Utah.

Dopo l’insulto, la situazione è rapidamente degenerata. Il consigliere di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi, ha chiesto pubblicamente le dimissioni di Chiarotti e scuse ufficiali in aula. A quel punto la seduta è stata sospesa per alcuni minuti dalla presidente.

Al rientro in aula, è intervenuta la sindaca Silvia Salis, che ha preso nettamente le distanze dalle parole del consigliere PD. “Ha detto una cosa grave, che non rappresenta il nostro modo di fare politica. Mi dissocio pienamente”, ha dichiarato Salis, rivolgendosi all’intero Consiglio.

Poco dopo, lo stesso Claudio Chiarotti ha preso la parola per cercare di ricucire: “Sono andato sopra le righe, e chiedo scusa. La mia affermazione non era diretta a nessuno in particolare tra i presenti in aula. Non ho avuto il filtro per fermarmi. È stato un errore di cui mi assumo la responsabilità”.

Il consigliere ha poi aggiunto: “Rivendico il mio essere antifascista, ma non credo che tra noi ci siano fascisti. Il mio intento non era offendere nessuno, ma l’espressione è stata inaccettabile, e me ne rammarico profondamente”. Tuttavia, l’opposizione ha rinnovato la richiesta di provvedimenti.

Il riferimento a Charlie Kirk, figura di spicco della destra americana e fondatore di Turning Point USA, ha polarizzato il dibattito anche fuori dall’aula. Kirk è stato ucciso in un agguato da un ex militante della sinistra radicale americana, e la sua morte ha suscitato forti reazioni politiche internazionali. Anche in Italia, la vicenda è diventata oggetto di strumentalizzazioni e polemiche.

Il caso potrebbe ora finire all’attenzione degli organi disciplinari interni del Consiglio comunale, mentre le opposizioni valutano la presentazione di una mozione formale di censura nei confronti di Chiarotti. Intanto, il clima in Sala Rossa resta incandescente, con nuove tensioni all’orizzonte.

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