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“Abbiamo schierato 700mila soldati”. La mossa di Putin che spaventa il mondo

Pubblicato: 18/09/2025 23:47

L’orizzonte internazionale resta attraversato da tensioni crescenti, mentre gli equilibri globali sembrano sempre più fragili. Ogni spiraglio di distensione lascia presto il posto a nuove dichiarazioni bellicose, a mosse economiche e a scelte politiche destinate a incidere sulle dinamiche mondiali.

Il conflitto in corso in Europa orientale continua a catalizzare l’attenzione di governi e istituzioni, con ripercussioni che vanno ben oltre i confini del campo di battaglia. Le parole dei leader e le decisioni assunte nelle sedi multilaterali delineano scenari in continua evoluzione.

Putin rilancia, Zelensky risponde

Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito provocatoriamente di avere “oltre 700mila uomini schierati sul fronte in Ucraina”, avvertendo che Mosca è disposta a compromessi solo se i propri interessi verranno tutelati. Un messaggio che conferma lo stallo della situazione.

Dall’altra parte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha effettuato una visita a sorpresa nel Donetsk, rivendicando una “operazione di controffensiva” nelle aree di Dobropillia e Pokrovsk, dove le truppe russe non sarebbero riuscite a sfondare le linee ucraine. «L’Ucraina sta giustamente difendendo le sue posizioni e il suo territorio. Stiamo mandando all’aria tutti i piani della Russia, i piani per distruggere il nostro Stato», ha dichiarato Zelensky.

Le pressioni economiche

Mentre il conflitto si trascina, anche la dimensione economica assume un peso crescente. Putin ha ammesso che l’economia russa sta rallentando, attribuendo il fenomeno alla necessità di “contenere l’inflazione”, e ha ventilato l’ipotesi di introdurre una “tassa sul lusso” per sostenere lo sforzo bellico.

Intanto, il presidente Usa Donald Trump, da Londra, ha rilanciato la proposta di colpire Mosca privandola degli introiti energetici, chiedendo agli alleati di interrompere l’acquisto di petrolio russo: «Se i prezzi del greggio calano Putin dovrà fermarsi», ha affermato.

L’Europa al bivio

Bruxelles è atteso un Coreper straordinario per discutere il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Tra i temi più delicati: l’inserimento di nuove società nella lista nera, il futuro dei contratti di gas Lng russo e soprattutto l’uso dei circa 200 miliardi di euro congelati presso Euroclear.

La Commissione europea sta valutando “metodi creativi” per sfruttare quei capitali senza destabilizzare l’euro, mentre Zelensky chiede altri 60 miliardi per sostenere lo sforzo bellico nel 2026.

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