
Il mondo culturale e politico italiano piange la scomparsa di una figura che ha segnato la storia del Novecento. Un artista che coniugava creatività e impegno civile, capace di trasformare la musica in un potente strumento di riflessione collettiva e di denuncia sociale.
Il suo percorso non si è limitato all’arte: ha attraversato stagioni cruciali della vita politica, contribuendo a dare voce a una generazione che chiedeva cambiamento. La sua eredità resta viva nelle canzoni, nelle battaglie e nella memoria di chi lo ha conosciuto o ascoltato.

La carriera tra musica e politica
È morto a 91 anni Fausto Amodei, tra i fondatori del gruppo torinese dei “Cantacronache” e autore della celebre canzone “Per i morti di Reggio Emilia”, dedicata ai cinque civili uccisi dalla polizia nel 1960 durante le proteste contro il governo democristiano guidato da Ferdinando Tambroni.
Dopo il diploma al liceo Alfieri, Amodei si laureò in Architettura al Politecnico di Torino, senza mai abbandonare la passione per la musica. Parallelamente, iniziò l’attività politica nel movimento laico di sinistra Unità Popolare, fondato da Ferruccio Parri. Nel 1968 fu eletto deputato con il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria.
Il 1958 segnò la nascita dei Cantacronache, collettivo musicale fondato insieme a Michele Straniero, Giorgio De Maria, Margot, Emilio Jona e Sergio Liberovici. Con loro collaborarono scrittori e intellettuali come Italo Calvino, Umberto Eco e Franco Fortini, con l’obiettivo di proporre un’alternativa alla musica leggera, affrontando temi politici e sociali. Nel 1972 Amodei incise l’album “Se non li conoscete”, contenente l’omonima canzone satirica rivolta al Movimento Sociale Italiano.
Il cordoglio per la scomparsa
La notizia della morte ha suscitato numerose reazioni. «La cultura torinese perde un gigante, tutta la sinistra un compagno insostituibile», scrive in una nota Sinistra Ecologista. «Fausto Amodei è stato un artista che ha unito in maniera esemplare musica e impegno politico, accompagnando intere generazioni di cittadine e cittadini attraverso l’esperienza straordinaria dei “Cantacronache” e sua personale».
L’associazione ha ricordato anche il riconoscimento ricevuto lo scorso anno: «Nel 2024 con il Consiglio Comunale avevamo deciso di conferire ad Amodei il sigillo civico e quella giornata resterà nei nostri cuori».