
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio in seguito alla morte del fotografo Maurizio Rebuzzini, 74 anni. L’uomo è stato trovato mercoledì sera agonizzante sul ballatoio del suo studio in via Zuretti, non lontano dalla Stazione Centrale. A lanciare l’allarme è stato il figlio, che lo ha trovato riverso a terra e ha subito chiamato i soccorsi.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Fatebenefratelli, Rebuzzini è deceduto poco dopo il ricovero. I sanitari hanno riscontrato sul suo corpo segni compatibili con uno strangolamento e diverse ecchimosi, elementi che hanno spinto gli inquirenti ad aprire l’indagine.
Le indagini
La polizia sta ricostruendo le ultime ore di vita del fotografo e raccogliendo testimonianze nel quartiere. Al momento non si esclude alcuna pista: dall’aggressione a scopo di rapina a dinamiche legate alla sfera personale o professionale della vittima. Gli investigatori stanno inoltre analizzando le telecamere di sorveglianza della zona per individuare eventuali movimenti sospetti.
Il nome di Maurizio Rebuzzini era noto nell’ambiente fotografico: esperto di tecnica e autore di pubblicazioni, aveva fatto della sua passione una professione. Ora restano aperti molti interrogativi sulla dinamica dell’aggressione che ha portato alla sua morte.