
Il Ministero della Salute ha lanciato un’allerta alimentare e ha disposto il richiamo dal mercato di un lotto di salame rovetano. Il motivo è la potenziale presenza di Salmonella spp. nel prodotto. Questo richiamo precauzionale è stato emesso dall’azienda produttrice, la Regoli Ivano Snc, per tutelare la salute dei consumatori e prevenire il rischio di infezioni gastrointestinali.
La notizia, pubblicata sul sito ufficiale del Ministero, fornisce tutti i dettagli necessari per identificare con precisione il prodotto interessato ed evitare il consumo di un alimento potenzialmente contaminato.
Dettagli specifici del prodotto richiamato
Il prodotto specifico oggetto del richiamo è il salame rovetano confezionato in pezzi dal peso di circa 500 grammi. Il lotto sotto osservazione è il 27.25, con la data di scadenza (o termine minimo di conservazione, TMC) fissata al 12 maggio 2026. Sebbene l’avviso ufficiale non includa un’immagine, i consumatori possono facilmente identificarlo attraverso i dati riportati sulla confezione. È fondamentale controllare attentamente queste informazioni prima di consumare il prodotto. Lo stabilimento di produzione, anch’esso indicato nel comunicato, si trova a Monte San Martino, in provincia di Macerata, in via Molino 55, ed è identificato dal marchio IT9 390 L CE.
Raccomandazioni e misure da adottare
L’azienda Regoli Ivano Snc, in un comunicato di richiamo, ha esortato i consumatori in possesso del prodotto appartenente al lotto indicato a non consumarlo assolutamente. La raccomandazione principale è di riportare immediatamente il salame al punto vendita dove è stato acquistato, compreso lo spaccio aziendale. Questa misura è cruciale per prevenire qualsiasi rischio per la salute legato all’ingestione di un prodotto contaminato da Salmonella. Le infezioni da Salmonella possono causare sintomi come febbre, crampi addominali, vomito e diarrea, e in alcuni casi possono portare a complicazioni più serie, soprattutto in soggetti con sistema immunitario compromesso. Pertanto, la massima precauzione è d’obbligo.
Questo richiamo non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di continua sorveglianza da parte del Ministero della Salute sulla sicurezza degli alimenti. Nello stesso periodo, sono state pubblicate altre importanti allerte alimentari. Ad esempio, pochi giorni fa, è stato segnalato il richiamo di diversi lotti di chiodi di garofano a causa di una contaminazione da pesticidi oltre i limiti di legge consentiti. Il giorno precedente, il Salumificio di Genga aveva ritirato un lotto di salame “Il Morbido” senza glutine per un generico “rischio microbiologico“. Inoltre, un altro caso significativo ha riguardato il ritiro del Salmone Norvegese Affumicato Kv Nordic a causa della presenza di Listeria m., un patogeno che può causare la listeriosi, una grave infezione. Questi eventi sottolineano l’importanza del monitoraggio costante della catena alimentare, un’attività essenziale per garantire la salute pubblica e la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole.