Vai al contenuto

“Serve l’annientamento totale. E mi offro come boia”. Gaza, le parole del ministro israeliano Bezalel Smotrich

Pubblicato: 18/09/2025 19:46

Bezalel Smotrich non è solo un ministro del governo israeliano, ma uno dei protagonisti più controversi della politica di Tel Aviv. Negli ultimi anni, le sue dichiarazioni e proposte hanno inciso profondamente sul dibattito nazionale e internazionale, segnando un cambiamento di tono e di priorità rispetto al conflitto in corso.

Dalle origini all’ascesa politica

Nato nel 1980 in un insediamento della Cisgiordania, Smotrich è oggi leader del movimento Religious Zionism e una figura centrale nella destra religiosa israeliana. Ha costruito la sua carriera alternando militanza e ruoli di governo, fino a conquistare incarichi di rilievo anche in campo economico. La sua linea è chiara: trasformare le rivendicazioni nazionaliste sulla “Terra d’Israele” in politiche concrete, con l’espansione degli insediamenti e persino l’idea di una presenza civile israeliana a Gaza più ampia di quella precedente al ritiro da Gush Katif.

Le frasi che hanno scosso Israele

Smotrich è noto per dichiarazioni che vanno oltre la retorica. In un’intervista radiofonica ha affermato: «Dobbiamo dire la verità: riportare gli ostaggi non è la cosa più importante», aggiungendo che la priorità resta «distruggere Hamas»per evitare un nuovo 7 ottobre. Parole che hanno indignato le famiglie degli ostaggi e alimentato dure critiche politiche.

Non sono mancati momenti di tensione anche sul fronte interno: rivolgendosi a un rivale ultra-ortodosso che contestava il costo umano del conflitto, Smotrich avrebbe replicato con un affondo diretto: «Manda i tuoi figli a combattere». Una frase che ha trasformato un confronto politico in uno scontro personale, amplificando lo sdegno dell’opinione pubblica.

Impatto internazionale e accuse

Le sue posizioni sull’annessione e sulla crescita degli insediamenti hanno suscitato preoccupazioni all’estero. Editoriali e analisi parlano di una linea che rischia di «dismantling the dream of a Palestinian state». Le affermazioni su Gaza, giudicate da alcuni osservatori come aperture a misure estreme, hanno spinto governi europei e organizzazioni internazionali a prendere le distanze.

Il peso delle sue parole

In Israele, Smotrich non è percepito come un semplice ideologo, ma come un politico capace di trasformare la sua visione in decisioni concrete. Quando dichiara che l’obiettivo è «distruggere Hamas» anche a costo di sacrificare la priorità degli ostaggi, le sue parole non restano sulla carta: diventano parte del dibattito politico e delle strategie del governo.

Figura divisiva, Smotrich rappresenta oggi uno dei simboli della deriva più dura della politica israeliana, capace di condizionare tanto gli equilibri interni quanto le relazioni con la comunità internazionale.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2025 19:47

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure