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“Silvia Salis premier”. Il Pd si spacca, Elli Schlein a rischio

Pubblicato: 18/09/2025 08:54
Silvia Salis premier Pd

Nel cuore del Partito Democratico si muovono trame fitte e silenziose, segnali di una fase di fermento e di ridefinizione degli equilibri interni. Mentre la leadership di Elly Schlein continua a essere al centro del dibattito, nelle retrovie cresce l’attenzione intorno a Silvia Salis, considerata da molti come la possibile sorpresa capace di ribaltare gli assetti consolidati del partito.
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Secondo quanto trapela da ambienti parlamentari, l’area progressista sarebbe attraversata da una rete di contatti e strategie che vedono coinvolti nomi di peso, pronti a sostenere un’eventuale candidatura della sindaca di Genova. La prospettiva di un suo ingresso sulla scena nazionale suscita entusiasmo in alcuni, ma anche una certa apprensione tra i fedelissimi dell’attuale segreteria.

Il progetto dei big per spingere Salis

Un retroscena riportato dal Foglio racconta di una trama che unisce figure di primo piano come Dario Franceschini e Matteo Renzi, insieme a un gruppo di sostenitori legati anche al marito di Salis, il regista Fausto Brizzi. L’obiettivo sarebbe costruire un vero e proprio “cavallo di Troia” per scardinare il cosiddetto fortino rosso di Elly Schlein, aprendo la strada a una leadership nuova e più spendibile sul piano nazionale.

Alcuni dirigenti, però, guardano a questo progetto con preoccupazione, temendo che un duello tra Schlein e Salis possa spaccare il partito e indebolirne la posizione, favorendo indirettamente i concorrenti politici, in particolare Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle.

Il segnale simbolico di Genova

Tra gli episodi che hanno alimentato le speculazioni vi è la decisione di Silvia Salis di ospitare a Genova un’importante riunione dei sindaci, inizialmente prevista a Bologna e promossa dal sindaco Matteo Lepore, considerato vicino alla corrente schleiniana. Salis avrebbe insistito sullo slogan “C21”, una formula che, secondo alcuni osservatori, riecheggia i grandi vertici internazionali come il G20, evidenziando così le sue ambizioni di respiro nazionale.

«Si è inventata la formula “C21”. Fa prove da G20», avrebbe commentato con ironia un collega all’Anci, sottolineando come la sindaca sembri determinata a ritagliarsi uno spazio da protagonista nel panorama progressista.

Le resistenze interne e l’avvertimento dei veterani

All’interno del Nazareno non mancano però le perplessità. Alcuni deputati dem avrebbero espresso il timore che un’eventuale corsa di Salis alle primarie possa sottrarre voti proprio a Elly Schlein, aprendo così un varco agli avversari. «Se corre Salis alle primarie, Salis sarà la novità. Risultato? I voti li toglie a Elly e Conte se ne avvantaggia», avrebbe osservato un esponente del gruppo parlamentare.

A fare da contrappunto a questi timori, ci sono le parole del veterano Ugo Sposetti, che avrebbe confidato a Carmelo Caruso del Foglio: «Se ci sono le primarie io voto Schlein e mi metto pancia a terra per Elly. Le primarie le vinciamo. Le vince Schlein. Salis faccia attenzione a non bruciarsi».

Le parole di Fausto Brizzi

A chiudere il cerchio di indiscrezioni e retroscena ci sarebbe infine lo stesso Fausto Brizzi, marito di Silvia Salis, che al termine di una cena avrebbe scherzosamente dichiarato: «Genova è il trampolino». Una battuta che, nelle stanze della politica, suona come un’ulteriore conferma della volontà della sindaca di tentare il grande salto, trasformando l’attuale ruolo amministrativo in una piattaforma per lanciare una futura leadership nazionale.

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