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Terrore in Italia, bimbo di 9 anni sbranato da un pitbull: “Era al guinzaglio ma senza museruola”

Pubblicato: 18/09/2025 07:17

Una mattinata come tante, il sole che filtrava tra le finestre e il rumore della vita che si stava risvegliando. Per un bambino di 9 anni, era l’inizio di un giorno qualunque. Si è preparato in fretta, con l’entusiasmo e la spensieratezza tipici della sua età, pronto a varcare la soglia di casa e a immergersi nel mondo esterno. Ma quella che doveva essere una semplice uscita si è trasformata in un terribile incubo. Senza alcun preavviso, la sua innocenza è stata spezzata dalla furia improvvisa di un animale. Un pitbull, scagliatosi contro di lui, ha azzannato con ferocia le sue piccole membra, lasciandolo a terra con ferite profonde e il cuore in gola.

La dinamica dell’aggressione a Scafati

Questo terribile episodio ha scosso la comunità di Scafati, in provincia di Salerno. La dinamica dell’incidente, per quanto è stato possibile ricostruire, sembra essere piuttosto chiara. Il pitbull, pur essendo tenuto al guinzaglio, non indossava la museruola, un dispositivo di sicurezza fondamentale e obbligatorio in determinate situazioni, specialmente per razze considerate più impegnative. L’assenza della museruola ha permesso all’animale di sferrare l’attacco senza alcuna barriera. Il piccolo stava uscendo dalla sua abitazione quando si è imbattuto nell’animale. La rapidità e la violenza dell’aggressione hanno colto di sorpresa sia il bambino che chiunque si trovasse nelle vicinanze, rendendo difficile una reazione immediata per fermare il cane.

I soccorsi e il delicato trasferimento

Subito dopo l’aggressione, è scattato l’allarme e sono intervenuti i soccorsi del 118. La gravità delle ferite riportate dal bambino ha reso necessario un intervento immediato. Il piccolo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore per ricevere le prime cure e stabilizzare le sue condizioni. Data la complessità delle lesioni, in particolare agli arti, i medici hanno ritenuto opportuno disporre un trasferimento in una struttura più specializzata. È stato così che il bambino è stato trasferito al Santobono di Napoli, noto centro pediatrico di eccellenza, dove i chirurghi si sono preparati per l’intervento.

L’operazione chirurgica e le condizioni attuali

Al Santobono di Napoli, il piccolo è stato immediatamente preso in carico dai medici, che hanno riconosciuto la necessità di un intervento chirurgico urgente. L’operazione mirava a riparare i danni estesi subiti a muscoli, tessuti e probabilmente nervi degli arti. L’intervento è stato delicato e complesso, richiedendo grande perizia da parte dell’équipe chirurgica. Le condizioni del bambino sono costantemente monitorate e la prognosi rimane riservata. La speranza è che l’intervento sia andato a buon fine e che il piccolo possa iniziare un percorso di recupero sia fisico che psicologico, indispensabile per superare un trauma di tale portata.

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