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Bruxelles, Von del Leyen alza il livello dello scontro: stop totale al gas russo

Pubblicato: 19/09/2025 16:18

L’Unione europea compie un passo senza precedenti nella sua strategia energetica e politica. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha presentato a Bruxelles il 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, annunciando il blocco totale delle importazioni di gas russo.

Un messaggio forte, che segna (per ora) la fine della lunga dipendenza energetica europea e il tentativo di accelerare la pressione economica sul Cremlino. Impossibile però non chiedersi quali saranno le conseguenze sulle bollette dei cittadini europei, che rischiano di raggiungere picchi mai visti.

La denuncia contro Mosca e i nuovi attacchi

Von der Leyen ha parlato di un’escalation russa senza precedenti: “Purtroppo, nell’ultimo mese, la Russia ha dimostrato tutto il suo disprezzo per la diplomazia e il diritto internazionale. Ha lanciato alcuni dei più grandi attacchi missilistici e con droni contro l’Ucraina dall’inizio della guerra, colpendo sia edifici governativi che abitazioni civili, e colpendo anche il nostro ufficio principale dell’Ue, la rappresentanza della nostra Unione”.

“Anche le minacce alla nostra Unione sono in aumento“, ha proseguito Von der Leyen. “Nelle ultime due settimane, i droni russi Shahid hanno violato lo spazio aereo della Polonia e della Romania. Queste non sono le azioni di qualcuno che vuole la pace”.

Impatto economico e strategia energetica

Sul piano economico, la presidente ha rivendicato l’efficacia delle misure adottate: “Le sanzioni colpiscono l’economia russa: il tasso di interesse è al 17 per cento“. E ha aggiunto: “La nostra analisi economica è chiara: le sanzioni stanno colpendo gravemente l’economia russa. L’inflazione è costantemente elevata. L’accesso russo ai finanziamenti e alle entrate è in costante calo”.

Per Von der Leyen l’economia di guerra russa è “sostenuta dalle entrate derivanti dai combustibili fossili. Vogliamo ridurre queste entrate, quindi stiamo vietando le importazioni di energia russa nei mercati europei. È ora di chiudere il rubinetto“.

Stretta su Rosneft e Gazprom Neft

Il pacchetto colpisce direttamente il settore energetico. Von der Leyen ha dichiarato: “Congelati tutti i beni Rosneft e Gazprom Neft“. Le misure prevedono il divieto totale di transazione per le principali società di trading energetico e il congelamento degli asset anche di altre imprese coinvolte.

Tra gli obiettivi ci sono anche raffinerie, commercianti di petrolio e società petrolchimiche operanti in Paesi terzi, inclusa la Cina. La presidente ha ricordato che “i ricavi petroliferi della Russia sul mercato europeo si sono già ridotti di oltre il 90 per cento” e ha concluso: “Ora, chiudiamo definitivamente questo capitolo”.

Appello agli Stati membri e coordinamento internazionale

Von der Leyen ha sollecitato un approvazione rapida: “Chiedo ora agli Stati membri di approvare rapidamente queste nuove sanzioni. Vogliamo che la Russia lasci il campo di battaglia e si sieda al tavolo dei negoziati. Questo è il modo per dare una reale possibilità alla pace“.

Bruxelles, ha confermato la presidente, lavora in stretto coordinamento con il G7 e la “Coalizione dei volenterosi” per sostenere Kiev e chiudere ogni canale di finanziamento al Cremlino.

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