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Gaza City, l’Idf minaccia: “Useremo una forza senza precedenti”

Pubblicato: 19/09/2025 13:04
Gaza City Idf forza

L’escalation nel conflitto tra Israele e Gaza entra in una fase critica. Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che agiranno a Gaza City con «una forza senza precedenti», esortando la popolazione a lasciare immediatamente la città e a dirigersi verso sud. L’avvertimento arriva dopo la chiusura della via di evacuazione temporanea, Salah al-Din Road, aperta solo 48 ore fa per agevolare lo spostamento dei civili.
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In un post pubblicato su X in lingua araba, il portavoce dell’esercito, Avichay Adraee, ha ribadito che le operazioni militari contro Hamas e altre organizzazioni terroristiche continueranno con un’intensità senza precedenti. L’unica via sicura verso sud indicata dalle Idf è Al-Rashid Street, e Adraee ha esortato i residenti a «cogliere questa opportunità e unirsi alle centinaia di migliaia di persone già spostatesi verso l’area umanitaria».

Evacuazione massiccia e popolazione civile

Secondo quanto dichiarato dall’Idf, metà dei residenti di Gaza City, poco più di un milione su un totale stimato di 2 milioni, sono già stati sfollati. L’operazione militare mira a colpire circa 2.000-3.000 combattenti di Hamas presenti nella città, mentre oltre il 99% della popolazione ancora presente è costituito da civili, esposti a rischi gravissimi.

L’annuncio della chiusura di Salah al-Din Road rappresenta un’ulteriore misura restrittiva che complica le possibilità di fuga per chi non ha ancora lasciato la città. Le Idf hanno sottolineato che il movimento verso sud deve essere considerato prioritario per garantire la sicurezza dei residenti. La situazione alimenta crescenti preoccupazioni a livello internazionale sul numero dei civili coinvolti e sui rischi legati agli attacchi indiscriminati.

Strategia militare e conseguenze umanitarie

L’uso di una forza senza precedenti da parte delle Idf segnala un’escalation significativa nella strategia militare israeliana. Le operazioni a Gaza City sono progettate per neutralizzare i combattenti di Hamas e le infrastrutture dell’organizzazione, ma il prezzo di tali operazioni rischia di essere altissimo in termini di vite civili.

Le Nazioni Unite e varie organizzazioni umanitarie avevano già sollecitato corridoi sicuri per consentire l’evacuazione dei civili, ma la chiusura di Salah al-Din Road complica ulteriormente gli sforzi di protezione. La popolazione civile, soprattutto donne, bambini e anziani, rimane esposta a bombardamenti e a condizioni di vita estremamente precarie.

Cresce la tensione internazionale

Il conflitto ha attirato l’attenzione della comunità internazionale, con crescenti richieste di cessate il fuoco e protezione dei civili. La chiusura delle vie di evacuazione, unita all’intensificazione degli attacchi, aumenta la pressione diplomatica su Israele e rafforza le critiche sulla gestione delle operazioni aeree e terrestri a Gaza City.

L’Idf ha dichiarato che le operazioni continueranno fino a quando gli obiettivi militari non saranno raggiunti, ribadendo l’urgenza di sottrarre Gaza City al controllo di Hamas. Tuttavia, il protrarsi degli scontri e la difficoltà di garantire corridoi umanitari sicuri rendono la situazione estremamente fragile e rischiano di amplificare le tragedie tra la popolazione civile.

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