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Italia – Bimbo trovato così in un bar, poi la scoperta fuori di testa: “La mamma l’ha fatto davvero”

Pubblicato: 19/09/2025 12:42

Una calda giornata estiva in un quartiere tranquillo, dove la routine pomeridiana si svolgeva come sempre. I suoni familiari delle chiacchiere al bar e del traffico in sottofondo sono stati interrotti da una vista che ha rubato la pace: un bambino di nove anni, solo e apparentemente senza meta. La sua presenza, così fuori luogo, non è passata inosservata agli occhi attenti di alcuni avventori, che hanno deciso di agire immediatamente.

Hanno chiamato la polizia, che è arrivata rapidamente sul posto, dando il via a una serie di eventi che hanno poi svelato una storia di negligenza e un’assenza ingiustificabile, con conseguenze potenzialmente gravi per la madre del piccolo.

L’allarme e il ritrovamento

A Monza, un bambino di nove anni è stato trovato solo in un bar, scatenando un allarme che ha coinvolto la Polizia Locale e i servizi sociali. La vicenda si è svolta nel quartiere San Rocco, dove alcuni clienti hanno notato la presenza del piccolo, che sembrava essere stato abbandonato. La sua segnalazione ha dato il via a una complessa operazione per rintracciare i suoi genitori e assicurarsi che fosse in un luogo sicuro.

Nel pomeriggio di giovedì 18 settembre, in un bar di San Rocco, a Monza, la calma quotidiana è stata interrotta dalla preoccupazione di alcuni clienti. La loro attenzione è stata catturata da un bambino di nove anni che si trovava solo, senza l’accompagnamento di un adulto. La situazione è apparsa subito anomala e, temendo che fosse stato abbandonato, hanno immediatamente contattato la Polizia Locale. Gli agenti del Nucleo Intervento Rapido sono arrivati sul posto in pochi minuti, confermando la segnalazione. Per garantire l’incolumità del piccolo, lo hanno accompagnato al comando di Via Marsala, dove hanno potuto metterlo in sicurezza e iniziare le indagini per rintracciare i responsabili.

Le indagini e le bugie della madre

Una volta al comando, gli agenti si sono messi al lavoro per identificare i genitori del bambino. Inizialmente, i tentativi di contattare la famiglia sono stati infruttuosi. La svolta è arrivata quando sono riusciti a rintracciare la madre, una donna di nazionalità peruviana. La donna ha fornito una prima versione dei fatti, affermando di trovarsi a Milano per motivi di lavoro e di essere in procinto di rientrare a Monza per ricongiungersi con il figlio. Questa versione, tuttavia, si è rivelata falsa. Dopo qualche tempo, la donna ha richiamato gli agenti, confessando di trovarsi in realtà a Roma e che, a causa della distanza, non sarebbe riuscita a tornare a Monza prima di sera.

L’intervento dei servizi sociali

La situazione ha richiesto un ulteriore intervento da parte delle autorità. La Polizia, trovandosi di fronte alla difficoltà di ricongiungere il bambino con la madre in tempi brevi, ha deciso di coinvolgere i Servizi Sociali del Comune e il Pubblico Ministero del tribunale dei minori. Nel frattempo, gli agenti sono riusciti a mettersi in contatto con gli altri figli della donna, un diciannovenne e una ragazza di quindici anni, che si trovavano a casa. Anche loro sono stati portati al comando per essere identificati. La decisione finale è stata quella di affidare temporaneamente il bambino al fratello maggiore, ritenuto idoneo a prendersene cura in attesa del rientro della madre.

Il ritorno della madre e le conseguenze legali

Solo in tarda serata, la madre è finalmente arrivata al comando di Polizia, dove ha ripreso in custodia i suoi tre figli. La vicenda, però, non si è conclusa con il semplice ricongiungimento familiare. A causa del suo comportamento, e in particolare per aver lasciato il figlio di nove anni incustodito e per aver mentito sulla sua posizione, la donna ora rischia una denuncia per abbandono di minore. Questo episodio ha messo in luce le vulnerabilità dei bambini lasciati soli e ha evidenziato l’importanza del lavoro congiunto tra forze dell’ordine e servizi sociali per garantire la loro protezione.

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