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“Rissa sfiorata, insulti e minacce”. Trump e Re Carlo a cena, è successo di tutto: clamoroso

Pubblicato: 19/09/2025 21:03

Momenti di forte tensione si sarebbero verificati nel dietro le quinte della sontuosa cena di gala al Castello di Windsor, tenutasi durante la visita di Stato del presidente Donald Trump nel Regno Unito. Mentre nella sala principale i reali britannici accoglievano il presidente americano con ogni onore, nelle cucine scoppiava una lite furibonda, quasi sfociata in una rissa. A riportarlo è il Daily Mail, che cita fonti interne al palazzo.

L’evento è stato uno dei momenti clou della visita ufficiale di Trump e della moglie Melania, accolti da Re Carlo III, il principe William e la principessa Kate. La cena si è svolta nella prestigiosa St George’s Hall, dove oltre 160 ospiti VIP tra diplomatici e dirigenti internazionali hanno gustato un banchetto raffinato di tre portate, servito con posate d’argento e calici di cristallo.

Ma mentre tutto sembrava procedere perfettamente nella sala principale, dietro le quinte il clima era incandescente. Secondo le indiscrezioni del Daily Mail, tutto sarebbe nato quando alcuni agenti dei servizi segreti americani, incaricati della sicurezza del presidente, sono entrati in cucina per controllare e assaggiare il cibo destinato a Trump.

Il gesto ha mandato su tutte le furie lo staff di cucina, composto da chef stellati e rigorosamente formati secondo il protocollo reale. Gli agenti americani, incuranti dell’etichetta e dei tempi serrati del servizio, hanno eseguito ripetuti controlli e assaggi, rallentando il lavoro e generando malumore tra i cuochi impegnati a servire piatti caldi con precisione militare.

Una “silenziosa irritazione” si è presto trasformata in uno scambio acceso di battute, con toni sempre più infuocati e voci alzate, come ha raccontato una fonte presente. Sarebbero volate parole grosse e la situazione sarebbe quasi degenerata in una colluttazione, se non fosse stato per l’intervento di alcuni membri dello staff reale, che hanno riportato l’ordine dopo alcuni minuti.

Un portavoce di Buckingham Palace ha smentito ufficialmente la vicenda, parlando di “speculazioni prive di fondamento”, ma le fonti del Daily Mail insistono sulla veridicità dell’episodio. Fortunatamente, nessuno degli ospiti si è accorto di nulla, e la cena si è conclusa in perfetta armonia, almeno all’apparenza.

Il menu era all’altezza dell’occasione: panna cotta al crescione dell’Hampshire, ballotine di pollo Norfolk con zucchine e gelato alla vaniglia con sorbetto al lampone del Kent. Il tutto accompagnato da una ricercatissima selezione di vini e champagne, tra cui un porto del 1945, simbolico riferimento al 45° presidente degli Stati Uniti, e un cognac del 1912, anno di nascita della madre di Trump.

L’episodio, se confermato, sottolinea le difficoltà di coordinamento tra i rigidi protocolli reali britannici e le misure di sicurezza statunitensi, spesso invasive e poco inclini al compromesso. Un retroscena curioso – e potenzialmente imbarazzante – di una delle cene diplomatiche più importanti degli ultimi anni.

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