Vai al contenuto

“Sono io la donna picchiata dall’ex”. La rivelazione choc a Canale 5: proprio lei, lacrime e rabbia in diretta

Pubblicato: 19/09/2025 20:38

L’avvocata penalista Solange Marchignoli ha deciso di rompere il silenzio. Ospite della trasmissione “Dentro la notizia” su Canale 5, condotta da Gianluigi Nuzzi, ha raccontato pubblicamente la sua esperienza di violenza e maltrattamenti subiti per anni da parte del suo ex compagno. «Ieri il Corriere della Sera parlava di una donna senza volto e senza nome. E io sono venuta qui per dire che quella donna sono io», ha dichiarato in diretta. «Lo faccio perché sono un avvocato, una figura pubblica, ma soprattutto una donna. È arrivato il momento di dire che non bisogna avere paura o vergogna. Bisogna denunciare: la giustizia esiste e può proteggere».

Marchignoli ha ricostruito davanti alle telecamere l’inizio di un incubo che si è protratto a lungo, celato dietro una relazione apparentemente normale. «Il primo schiaffo è arrivato durante una vacanza all’Isola d’Elba, dopo una discussione per motivi futili. Da lì è cominciata la spirale. Lui aveva un problema grave di tossicodipendenza. Io non ho mai avuto nulla a che fare con la droga, ma ho raccolto il suo grido d’aiuto e ho pensato di poterlo salvare».

L’avvocata ha raccontato come, nel tentativo di aiutare il compagno, abbia contattato le migliori cliniche e intrapreso percorsi terapeutici. «Mi ero innamorata delle sue fragilità», ha detto. «Pensavo che il male che mi faceva fosse il frutto di un demone esterno. Credevo che, eliminata la droga, avremmo potuto avere una vita normale». Ma non è andata così. La violenza, psicologica e fisica, ha continuato a crescere fino a diventare quotidiana.

«Mi isolava, mi prevaricava», ha proseguito Marchignoli. «Non voleva che andassi in televisione, che lavorassi. Faceva di tutto per annientare la mia identità. Io, nel frattempo, continuavo a mantenere un’immagine professionale. Ma dentro ero annientata». Alla domanda di Nuzzi sul motivo per cui indossa sempre occhiali scuri, ha risposto: «Probabilmente sì, sono una protezione».

Il culmine dell’orrore è arrivato a Dubai, durante l’ultimo episodio di violenza: «Eravamo in un appartamento, stavamo discutendo. Io ho perso conoscenza. Ho solo alcuni flash. Mi sono svegliata in clinica, con la mascella fratturata e i denti superiori in gola. Sono stata operata. Lui mi ha detto che ero caduta e avevo sbattuto il viso. Tornata a Milano, anche se non voleva, sono andata all’ospedale. Al San Paolo hanno scoperto che ho dodici viti nella mascella».

Solange Marchignoli ha voluto esporsi in prima persona, consapevole di quello che rappresenta per tante donne che vivono situazioni simili. Nonostante la sua carriera, la visibilità mediatica e la preparazione giuridica, è rimasta intrappolata per anni in una “gabbia dorata”, come lei stessa l’ha definita. Una gabbia fatta di manipolazione, paura e dolore.

La sua testimonianza è un grido potente che scuote e spinge alla riflessione: se può accadere a una professionista esperta di diritto penale, può accadere a chiunque. Il coraggio di parlare, però, può diventare la chiave per rompere il silenzio. «La giustizia c’è – ha ribadito – ma bisogna cercarla. E per farlo, bisogna denunciare».

Le parole dell’avvocata hanno già suscitato una forte eco mediatica e sollevato un necessario dibattito pubblico. Marchignoli ora non è più una donna senza volto, ma un volto che rappresenta tante donne che vivono nell’ombra della violenza domestica, spesso silenziosa, troppo spesso ignorata.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure