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Sondaggi politici, colata a picco spaventosa: “Mai come adesso”. C’è già chi festeggia

Pubblicato: 19/09/2025 08:53

L’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto fotografa un quadro politico in movimento. A perdere terreno è soprattutto Fratelli d’Italia, che cala di sette decimi e si attesta al 28,1%. Si tratta comunque della prima forza del Paese, ma con una flessione che riduce la distanza dal Partito democratico, fermo al 22,3%. Anche il Movimento 5 Stelle registra un piccolo passo indietro, scendendo al 12,6%.

Il calo di Fratelli d’Italia e Pd

Il partito di Giorgia Meloni resta ampiamente in testa, ma rispetto a rilevazioni precedenti non raggiunge la soglia simbolica del 30%. Un dato che non mina la leadership di FdI, ma che avvicina leggermente i democratici. Per il Pd si parla di un calo contenuto, pari a due decimi. Tuttavia, le prossime regionali del 2025, in cui si voterà in Valle d’Aosta, Marche, Campania, Calabria, Toscana, Puglia e Veneto, rappresenteranno un banco di prova cruciale per capire se la distanza dal centrodestra può essere colmata.

Movimento 5 Stelle e centrodestra

Il M5S, con un -0,3%, continua a oscillare attorno al 12-13%. La sua capacità di consolidarsi sarà testata nelle tornate locali, dove il peso reale dei pentastellati all’interno della coalizione progressista potrà emergere con maggiore chiarezza.

Sul fronte della maggioranza, Forza Italia e Lega restano quasi immobili: entrambe crescono appena dello 0,1%, con valori pari rispettivamente all’8,4% e all’8,7%. Nei prossimi mesi le due forze saranno impegnate soprattutto nella scelta dei candidati per le Regioni chiave. Il Veneto resta la partita più delicata, con la Lega che punta a un proprio nome per il dopo-Zaia, mentre in Campania e Puglia le trattative appaiono più complesse.

I partiti minori e le nuove dinamiche

Tra le forze più piccole emerge la crescita di Azione, che guadagna mezzo punto e si porta al 3,1%. Un segnale importante che la riporta sopra la soglia di sbarramento, anche se la distanza da Alleanza Verdi-Sinistra (6,9%, -0,1%) resta ampia. In calo Italia Viva, che nonostante un +0,4% non va oltre l’1,9%.

Stabili o quasi i partiti minori: +Europa resta all’1,3%, Democrazia Sovrana e Popolare si attesta all’1,1% (+0,1%), mentre Rifondazione Comunista cresce allo 0,9% (+0,2%). A chiudere il quadro ci sono Noi Moderati (0,9%), Movimento Drin Drin (0,7%) e Potere al Popolo (0,6%).

Un sondaggio che conferma la solidità del centrodestra al governo, ma mette in evidenza anche segnali di logoramento e piccoli spostamenti che potrebbero diventare decisivi nei prossimi mesi.

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