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Terremoto, trema la città: scoppiano i vetri in aeroporto, ponte danneggiato e linee interrotte

Pubblicato: 19/09/2025 09:14

La terra continua a tremare lungo la cintura di fuoco del Pacifico, l’area del pianeta dove i movimenti delle placche tettoniche generano terremoti frequenti e spesso devastanti. Ogni scossa, indipendentemente dall’esito, ricorda la fragilità delle infrastrutture e la vulnerabilità delle comunità che vivono in queste zone ad alto rischio.

In Indonesia, uno dei Paesi più esposti a fenomeni sismici e vulcanici, l’allerta resta sempre alta. Le autorità locali e i centri di monitoraggio internazionali seguono costantemente l’evolversi degli eventi, pronti a intervenire in caso di emergenza.

Scossa di magnitudo 6.1 in Papua

Un terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito la provincia indonesiana di Papua. L’Us Geological Survey (USGS) ha localizzato l’epicentro a 28 km a sud di Nabire, città situata sull’isola di Papua. L’ipocentro, relativamente superficiale, ha reso l’evento particolarmente percepibile dalla popolazione.

Secondo quanto riferito da Abdul Muhari, portavoce dell’Agenzia nazionale per la mitigazione dei disastri, la scossa ha provocato danni a diverse infrastrutture pubbliche: vetri infranti all’interno di un aeroporto, crolli parziali dei soffitti in un ufficio regionale, un ponte danneggiato e temporanee interruzioni di energia elettrica e telecomunicazioni.

Nessuna vittima segnalata

Nonostante la forza del sisma, al momento non risultano vittime né feriti gravi. Le squadre di soccorso sono state mobilitate per verificare lo stato degli edifici e ripristinare i servizi essenziali, mentre la popolazione è stata invitata a mantenere la calma e a seguire le procedure di sicurezza previste in caso di repliche.

Un Paese ad alto rischio sismico

L’Indonesia si trova lungo la cintura di fuoco del Pacifico, una delle aree geologicamente più instabili al mondo. Qui le placche tettoniche si scontrano generando terremoti e eruzioni vulcaniche con cadenza quasi regolare. Il Paese ha adottato nel tempo protocolli di emergenza sempre più strutturati, ma la frequenza degli eventi rende complesso garantire sicurezza assoluta.

Gli esperti sottolineano che il monitoraggio proseguirà nelle prossime ore per valutare l’eventuale rischio di scosse di assestamento. Intanto, la comunità internazionale segue con attenzione gli sviluppi, consapevole che ogni grande sisma nell’area può avere conseguenze ben oltre i confini locali.

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