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“Troppa somiglianza”. Tragedia disumana, Jacopo e Leonardo muoiono 16enni: l’errore atroce in ospedale

Pubblicato: 20/09/2025 11:35

Una notte di dolore, un equivoco straziante, due famiglie distrutte. È questo il bilancio del drammatico incidente avvenuto mercoledì 17 settembre a Pisa, dove due ragazzi si sono scontrati frontalmente in moto. Un gioco, una passione condivisa, che si è trasformata in tragedia.

L’incontro e lo schianto

Nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, la solita compagnia di adolescenti appassionati di moto si era ritrovata nell’area di sosta vicino all’Ikea, a due passi dall’Aurelia. Un grande piazzale, perfetto per acrobazie e corse improvvisate. Qui c’erano anche Jacopo Gambini, 17 anni, e Leonardo Renzoni, 16. Non erano amici strettissimi, ma condividevano la stessa passione.

Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale, proprio durante una serie di manovre spericolate sarebbe avvenuto l’impatto frontale. Le moto, ora sotto sequestro, si sono scontrate con violenza inaudita. Jacopo è finito sull’asfalto in condizioni disperate, Leonardo è rimasto a terra incosciente.

I soccorsi disperati

La chiamata al 118 è partita immediatamente. Sul posto sono arrivate un’automedica e l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Pisa. Per Jacopo, però, la situazione è apparsa subito gravissima: era in arresto cardiaco. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimarlo, poi la corsa disperata verso l’ospedale di Cisanello. Nonostante ogni sforzo, il cuore del 17enne si è fermato al pronto soccorso.

Anche Leonardo è stato trasportato nello stesso ospedale. Gravissimo, con traumi estesi, è stato ricoverato in terapia intensiva. Morto dopo ore di lotta per la vita.

L’equivoco in ospedale

Come se il dolore non fosse abbastanza, nelle ore successive è avvenuto un clamoroso errore. A causa della somiglianza fisica tra i due ragazzi e delle condizioni disperate in cui entrambi erano giunti in ospedale, le procedure di riconoscimento hanno portato a uno scambio di identità.

Per tutta la notte tra mercoledì e giovedì, familiari e amici hanno creduto che fosse Leonardo ad aver perso la vita e che Jacopo fosse in rianimazione. I compagni di scuola, i conoscenti e perfino i docenti hanno vegliato convinti che fosse lui a lottare. Solo ieri pomeriggio, 18 settembre, è arrivata la terribile verità: il ragazzo deceduto era Jacopo Gambini, mentre Leonardo Renzoni è il giovane che si trova ancora in coma all’ospedale di Cisanello.

Un equivoco che ha aggravato ulteriormente la disperazione delle famiglie.

Chi era Jacopo Gambini

Jacopo viveva con i genitori e la sorellina a San Martino a Ulmiano, nel comune di San Giuliano Terme. Da pochi giorni aveva iniziato la quarta superiore all’istituto Da Vinci-Fascetti di Pisa, indirizzo aeronautico. Un percorso scelto con passione, perché sognava di lavorare un giorno nel mondo del volo.

Descritto da tutti come un ragazzo educato, sereno e benvoluto, Jacopo frequentava la parrocchia e partecipava alle attività dell’oratorio locale. Amava stare con gli amici e coltivare le sue passioni, tra cui quella per le moto, che purtroppo si è rivelata fatale.

Sui social, in queste ore, si moltiplicano i ricordi: foto, messaggi di cordoglio, testimonianze di affetto che raccontano la vita di un ragazzo di soli 17 anni strappato troppo presto alla sua comunità.

Leonardo Renzoni, il ragazzo che lotta

Leonardo ha 16 anni e vive con la famiglia a La Vettola, quartiere di Pisa. Anche lui studente di quarta superiore, frequenta il liceo Buonarroti. Descritto come un giovane allegro e brillante, con la testa piena di progetti, adesso combatte una battaglia difficilissima: quella per sopravvivere.

I medici lo tengono in stretta osservazione, con la prognosi che resta riservata. La città, dopo lo shock dell’annuncio della morte e il successivo ribaltamento, si stringe anche attorno alla sua famiglia, che attende ogni bollettino dall’ospedale con il fiato sospeso.

La dinamica al vaglio

La polizia municipale di Pisa ha avviato accertamenti dettagliati per chiarire la dinamica. Entrambe le moto sono state sequestrate e verranno esaminate. L’ipotesi è che i due ragazzi, spinti dall’adrenalina, stessero provando delle manovre rischiose quando si sono scontrati.

La salma di Jacopo Gambini è stata trasferita a medicina legale ed è ora a disposizione della Procura dei minori di Firenze, che coordina l’inchiesta. Sarà l’autopsia a chiarire le cause esatte della morte, mentre nei prossimi giorni verrà fissata la data dei funerali.

Il cordoglio di una comunità

La notizia ha colpito duramente Pisa e i comuni vicini. All’istituto aeronautico Da Vinci-Fascetti i professori e i compagni sono sotto shock. Anche a San Martino a Ulmiano, dove Jacopo viveva, la comunità parrocchiale e i gruppi giovanili si preparano a ricordarlo con una veglia di preghiera.

Un ragazzo di 17 anni con i sogni ancora tutti da realizzare, una famiglia distrutta, un amico coetaneo sospeso tra la vita e la morte: è l’ennesima tragedia che porta a riflettere sui rischi corsi da adolescenti che, per entusiasmo e passione, si spingono troppo oltre.

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