
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che incontrerà il suo omologo statunitense Donald Trump la prossima settimana a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Un faccia a faccia che, nelle intenzioni di Kiev, servirà a discutere di garanzie di sicurezza per l’Ucraina e di nuove sanzioni contro Mosca.
L’agenda dell’incontro con Trump
“Terrò un incontro con il presidente degli Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando che il colloquio sarà incentrato su temi cruciali: difesa aerea, sostegno militare e pressione economica sul Cremlino. L’appuntamento cade in un momento delicato, con l’Unione europea che ha appena annunciato lo stop all’importazione del gas russo a partire dal 1° gennaio 2027 e l’adozione del 19° pacchetto di sanzioni.
Una notte di fuoco in Ucraina
Ma mentre la diplomazia cerca spiragli, la guerra non conosce tregua. Sul suo account Telegram, Zelensky ha riferito che durante la notte la Russia ha lanciato 40 missili da crociera e 580 droni di vario tipo.
Gli attacchi hanno colpito Dnipro e la regione circostante, ma anche Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhia, Poltava, Kiev, Odessa, Sumy e Kharkiv. A Dnipro, in particolare, “un missile con munizioni a grappolo ha colpito direttamente un condominio”, causando la morte di tre persone e decine di feriti.
“Il nemico ha preso di mira infrastrutture, aree residenziali e imprese civili”, ha aggiunto il presidente, parlando di una “strategia deliberata della Russia per terrorizzare i civili e distruggere le nostre infrastrutture”.
“Risposta internazionale forte”
Di fronte a questa escalation, Zelensky ha ribadito la necessità di un fronte compatto: “L’Ucraina ha dimostrato di poter difendere se stessa e l’Europa, ma per uno scudo affidabile dobbiamo agire insieme: rafforzare la difesa aerea, aumentare le forniture di armi ed estendere le sanzioni contro la macchina militare russa”.
Secondo il presidente ucraino, ogni nuova restrizione rappresenta “vite umane salvate”. Per questo l’incontro con Trump viene visto come una tappa decisiva, soprattutto in vista dei prossimi mesi di guerra e dell’inverno, quando Mosca potrebbe tornare a colpire duramente le infrastrutture energetiche ucraine.